C’è qualcosa di corroborante, gustoso e che fa stare meglio chiunque. È consigliatissimo da preparare, economico ed immediato.

A cosa fa bene il tè matcha e come prepararlo
Donna che beve una bevanda salutare (Ricettasprint.it)

Ci sono tante bevande che assicurano benessere ed anche gusto insieme. E che possiamo assaporare in qualsiasi momento della giornata ed in qualunque stagione. Tra queste spicca il tè matcha, letteralmente “tè in polvere”.

Si tratta di una varietà di tè dalla tonalità verde brillante originaria della Cina imperiale e successivamente adottata in Giappone. Qui, da secoli, viene utilizzato non solo come bevanda, ma anche come spezia o colorante naturale in piatti tradizionali come mochi e soba.

Nell’ultimo periodo, il tè matcha ha riscosso un notevole successo anche in Occidente, venendo classificato come un vero e proprio superfood ricchissimo di proprietà nutritive. Ma è davvero la “pozione magica” che molti decantano?

Il tè matcha è noto per le sue eccezionali proprietà disintossicanti, depurative e antiossidanti, in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare. “Ecco perché, in un’epoca che mira al prolungamento della giovinezza, sta conquistando sempre più estimatori”, spiega Irene Luzi, psicoterapeuta, ecopsicologa e esperta in alimentazione vegetale.

Tè matcha, a cosa fa bene e quali controindicazioni comporta

A cosa fa bene il tè matcha e come prepararlo
Tè matcha (Ricettasprint.it)

Ma è bene sapere che il tè matcha è anche un potente stimolante, ancora più ricco di caffeina rispetto al caffè. Perciò va evitato da chi soffre di insonnia, disturbi d’ansia e patologie cardiache.

“In generale, tutto l’apporto energetico di cui abbiamo bisogno dovrebbe provenire da un’alimentazione corretta, non da una stimolazione esterna forzata che mette l’organismo in uno stato di allarme”, continua la dottoressa Luzi.

Anche per chi non presenta particolari controindicazioni, è consigliabile iniziare con piccole dosi, per evitare spiacevoli effetti collaterali come tachicardia o nausea alla prima assunzione. Meglio quindi optare per una vasta gamma di alimenti vegetali di stagione, aggiungendo solo occasionalmente una tazza di tè matcha.

Come scegliere il tè matcha di qualità

Sul mercato esistono molti prodotti che riportano il nome “tè matcha” senza però possederne le caratteristiche qualitative. Per assicurarsi un prodotto genuino è preferibile rivolgersi a negozi specializzati o che vantano standard elevati nella selezione dei tè.

Leggere attentamente l’etichetta, verificando che il contenuto di tè matcha sia al 100%, è fondamentale. La confezione, solitamente molto piccola, in alluminio e perfettamente sigillata, non sarà certo economica: la qualità, infatti, ha il suo prezzo, e comprende anche la lunga e meticolosa lavorazione delle foglie di tè.

Al momento dell’assaggio, un buon tè matcha si distinguerà per la sua consistenza cremosa e la sensazione di freschezza, a differenza di prodotti di qualità inferiore, che risulteranno acquosi e poco aromatici. Il colore in tazza deve essere un verde intenso e profondo, simile alla giada.

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Come preparare correttamente il tè matcha

Preparare una deliziosa tazza di tè matcha non è complicato, basta seguire pochi semplici passaggi. Per rispettare la tradizione giapponese, è opportuno procurarsi l’apposito kit composto da una spazzola di bambù (chasen), una ciotola di ceramica (chawan) e un cucchiaio di bambù allungato (chasaku).

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Dopo aver portato l’acqua a ebollizione e averla fatta riposare fino a raggiungere una temperatura di 85-90°C, si versa da uno a due grammi di tè in polvere in una ciotola capiente, aggiungendo una piccola quantità di acqua calda. A questo punto si mescola energicamente con la spazzola di bambù, fino a ottenere una leggera schiuma.

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Infine, si aggiunge il resto dell’acqua calda, continuando a mescolare. Il tè matcha è pronto per essere gustato, preferibilmente senza l’aggiunta di zucchero, anche se alcuni lo arricchiscono con quello di canna o qualche goccia di essenza di vaniglia.