Quali sono i motivi che giustificano l’usanza di mangiare fuori casa a Pasquetta ed a quando risale tutto questo?
Come di consueto, il giorno dopo Pasqua si fa festa lo stesso, e si è soliti farlo in maniera diversa. C’è infatti la tendenza a stare fuori, fosse anche solo il giardino di casa od uno spazio all’aperto a poca distanza da dove abitiamo.
In tanti poi ne approfittano anche per spingersi ben più lontano, e per andare al mare o in montagna, al lago, in riva al fiume, nei boschi. A Pasquetta è d’obbligo il pranzo fuori porta, assieme magari ad un mazzo di carte, un pallone o qualunque altra cosa sia utile per passare il tempo insieme dopo avere mangiato.
Il Lunedì che fa subito seguito alla Pasqua è un giorno altrettanto importante, dal punto di vista della possibilità di potere fare festa. Ovviamente poi c’è anche in questo caso tutto un significato religioso.
In ambito liturgico la Pasquetta è chiamata “Lunedì dell’Angelo”. Il nome “Lunedì dell’Angelo” deriverebbe dalla tradizione cristiana che narra dell’apparizione di un angelo nella mattina del lunedì dopo la Pasqua, annunciando alle donne che Gesù era risorto.
Pasquetta, perché c’è l’usanza di mangiare fuori casa?
Questo evento si ricollega alla ricerca del corpo di Gesù nel sepolcro, descritta nei Vangeli. Perciò, il lunedì successivo alla Pasqua è chiamato “lunedì dell’angelo” in ricordo di questo avvenimento.
Invece il termine “Pasquetta” deriva dal termine dialettale italiano “Pasqua”, che a sua volta deriva dalla parola latina “Pascha”, che significa Pasqua. Si tratta del giorno successivo alla Pasqua, per l’appunto.
Pasquetta è comunemente celebrata in Italia con picnic all’aperto, gite fuori porta e passeggiate all’aria aperta. La tradizione di Pasquetta risale a tempi antichi e si ritiene che abbia origini pagane legate alla celebrazione del ritorno della primavera e alla festa della natura.
Entrando più nel dettaglio, la tradizione di mangiare fuori casa a Pasquetta risale alle antiche usanze pasquali della cultura contadina, dove il giorno dopo la Pasqua era tradizione trascorrere la giornata all’aria aperta, magari facendo picnic in campagna o andando in escursione.
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Questo perché la Pasquetta cade in primavera, quando le giornate si allungano e il clima diventa più mite, favorendo le attività all’aperto.
Pasquetta, una occasione per passare una giornata felice insieme
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Inoltre, dopo il periodo di digiuno e penitenza della Quaresima e il pranzo solenne della Pasqua, la Pasquetta rappresenta un’occasione per rilassarsi, divertirsi e godersi del tempo in compagnia, senza dover seguire rigorose regole al tavolo.
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Dopo il pranzo, molte persone approfittano della giornata per fare passeggiate, escursioni o gite fuori porta. La tradizione di mangiare fuori casa a Pasquetta si è dunque mantenuta nel tempo come un momento di convivialità e di relax, in cui ci si dedica alle attività all’aria aperta e al contatto con la natura, adattandosi anche a dinamiche più moderne.