Avvolgere il panino nell’alluminio per portarselo in giro per ore o per mangiarlo all’indomani non andrebbe fatto, i motivi sono grossi.
Avvolgere il panino nell’alluminio, per portarlo con sé al lavoro oppure in gita fuori ed addentarlo in giro, su una calda spiaggia, seduti sull’erba a Pasquetta oppure in una pausa mentre si è in giro per lo shopping natalizio, è una cosa che almeno una volta abbiamo fatto tutti.
Eppure è un qualcosa che non andrebbe fatto, o che dovremmo limitare a lassi di tempo molto brevi. Perché il rischio di migrazione di sostanze contenute nella carta stagnola c’è, come confermano l’Istituto Superiore di Sanità ed il Ministero della Salute.
Come spiegato da il salvagente, una possibilità alquanto concreta che nel nostro panino nell’alluminio finiscano corpi estranei esiste. Questa cosa può accadere in tutte le situazioni concepibili. Sia avvolgendo il cibo come può esserlo un panino nell’alluminio, sia utilizzando la carta stagnola per una classica cottura al cartoccio, come si usa fare con il pesce.
Il contatto con cibi acidi come il limone, che serve per condire, amplifica ulteriormente il rischio descritto. C’è da dire che i produttori di alluminio da impiegare in cucina sconsigliano questa pratica sulle loro confezioni.
Il fatto però è che alcune prove compiute già qualche anno fa da “Striscia la Notizia” aveva portato all’emergere di una contaminazione dalla stagnola a diversi tipi di cibo anche senza l’impiego di condimenti caratterizzati da un elevato tasso di acidità. Questo accadeva con pesce, carne rossa e carne bianca in maniera indistinta.
Il servizio della trasmissione di Canale 5 risaliva al settembre del 2018. E da allora l’Istituto Superiore di Sanità è andato avanti nel cercare eventuali altri fattori di rischio. Alla fine l’ISS ha confermato che il possibile pericolo di migrazione esiste.
Il problema però è che non altrettanta sensibilità hanno mostrato i produttori del settore. I quali, se da una parte non consigliano l’uso di succo di limone in contatto diretto con le loro stagnole, dall’altro non sembrano farsi problemi nel suggerire una cottura al cartoccio. Che però, come abbiamo visto, non è affatto esente da rischi.
Il Ministero della Salute ha fatto sapere di avere inoltrato una richiesta alla Commissione Europea. L’invito dell’Italia all’Unione Europea è quello di fare in modo che i produttori del settore modifichino le loro indicazioni e portino a sconsigliare la cottura al cartoccio.
L’ingestione di cibo contaminato da metalli, se reiterata nel tempo e ripetuta in determinate quantità, può dare adito a risvolti da non sottovalutare per la salute. Per cui limitate l’impiego di carta stagnola in cucina soltanto se sapete che il cibo così conservato verrà conservato entro brevissimo.
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