Scatta il sequestro per dei frutti di mare ottenuti a seguito di un congegnato sistema di pesca illegale. Le conseguenze per i responsabili.
Pesca illegale, c’è un risultato molto importante conseguito da parte delle forze dell’ordine a Chioggia, nota località di mare situata in provincia di Venezia. Qui diverse persone hanno subito un provvedimento di fermo dopo che le autorità avevano concluso le loro operazioni di pedinamento.
C’erano dei movimenti sospetti che interessavano delle barche di piccole dimensioni, impegnate nel compiere più volte la stessa tratta nel corso di una giornata. Si trattava di una pesca illegale di molluschi, che i carabinieri hanno infine scoperto.
Ed alla fine la pesca illegale è finita una volta per tutte, con un elevato quantitativo di frutti di mare ai quali sono stati apposti i sigilli.
Ci sono ben seicento chili di vongole veraci sottoposte a stop da parte delle forze dell’ordine. Il tutto è avvenuto nell’area Saloni, come detto all’interno del territorio inglobato da Chioggia. I pescatori di frodo avevano come referenti due individui sulla terraferma.
Pesca illegale, operazione importante finalizzata dalle autoritÃ
Quest’ultimi avevano l’incarico di raccogliere quanto pescato in maniera illegale e di nasconderlo il prima possibile su di un furgone, per poi smerciarlo senza dare nell’occhio. All’interno del mezzo c’erano proprio seicento chili di vongole veraci.
La cui pesca è però avvenuta in maniera del tutto vietata e contravvenendo a quelle che sono le indicazioni fornite dalla legge, perché pescate in aree vietate. Ed ovviamente sono risultate essere del tutto assenti anche le indicazioni sulla provenienza e le date di avvenuta raccolta dal mare.
Come se non bastasse, le forze dell’ordine non hanno trovato traccia neppure di alcuna documentazione che attestasse la sicurezza dei frutti di mare in ambito sanitario. A bordo del furgone poi mancava qualsiasi sistema di refrigerazione, atto a mantenere i molluschi in un buono stato di salute.
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Le conseguenze per i responsabili
Come noto, alla vendita vongole, cozze e simili devono risultare vivi e freschi. Cosa che in questo caso non avveniva di certo. Inoltre non si sa in quali condizioni igieniche e sanitarie veniva conservato il carico illegale di pescato.
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Per le persone fermate sono giunte delle sanzioni amministrative, al pari di una società coinvolta in tutto questo ed alla quale le autorità sono giunte dopo avere controllato a chi fosse intestato il furgone.
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