Stop alla vendita di pesce fresco, allo scopo di favorire ciclicamente la ripopolazione delle spese ittiche. Ma questo fa aumentare ora il rischio truffa.
Fermata la vendita di pesce fresco del Mare Adriatico fino a settembre tra San Benedetto del Tronto e Termoli. Lo stop permarrà nello specifico fino al prossimo 15 settembre, dopo il fermo della pesca risalente allo scorso 31 luglio. In precedenza la stessa cosa era avvenuta in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Puglia. In agenda ci sono altri fermi alla vendita di pesce fresco.
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- 7 settembre – 6 ottobre da Brindisi a Napoli
- 14 settembre – 13 ottobre da Gaeta a Civitavecchia
- 2 ottobre – da Livorno ad Imperia, data di fine del provvedimento da stabilire
- Da decidere anche le date di Sicilia e Sardegna, giungeranno indicazioni dalle due Regioni
La Coldiretti fa sapere anche che potrebbe fare seguito un periodo compreso fra i 7 ed i 17 giorni di stop ulteriore ai pescherecci, a seconda dell’area di pesca e del tipo di pesce. Questi stop ad intervalli servono per favorire la ripopolazione della fauna marina ed impedire il rischio di estinzione di molte specie ittiche. Come conseguenza di tale provvedimento, le associazioni di categoria e gli organi preposti mettono in guardia i consumatori dal rischio di incappare in delle truffe.
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Pesce fresco, allerta da parte della Coldiretti sulle truffe
Proprio la Coldiretti informa che occorre fare attenzione sulla provenienza del pescato. Sia nei supermercati e nei negozi e pescherie che nei ristoranti, con anche la data in cui il tutto risulta pescato. Per quanto riguarda i supermercati, deve essere ben vsibile per legge l’etichetta che riporta l’area di pesca (GSA) così indicate.
- 9 (Mar Ligure e Tirreno);
- 10 (Tirreno centro meridionale);
- 11 (mari di Sardegna);
- 16 (coste meridionali della Sicilia);
- 17 (Adriatico settentrionale);
- 18 (Adriatico meridionale),
- 19 (Jonio occidentale);
- 7 (Golfo del Leon);
- 8 (Corsica);
- 15 (Malta).
Varietà come tonno, pesce spada e cernia possono essere truffaldinamente sostituite dai meno pregiati verdesca, marlin, smeriglio, brotula o pangasio. Oppure l’halibut, spacciato per una più ricercata sogliola.
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