Ci sono dei pesticidi nel miele, con diversi nomi che presentano delle contaminazioni di sostanze potenzialmente nocive per la salute.

Donna che esamina del miele
Pesticidi nel miele, lo studio che allarma: tu quale compri? (ricettasprint.it)

Il miele è un alimento che da secoli affascina e conquista per le sue proprietà nutritive e i suoi benefici per la salute. Spesso considerato un rimedio naturale contro malanni di stagione, questo dolcificante naturale è diventato un elemento chiave della tradizione culinaria in molte culture.

Una recente ricerca ha gettato un’ombra su questa dolce notorietà: numerosi campioni di miele in commercio sono contaminati da pesticidi, un risultato allarmante che solleva preoccupazioni non solo per la qualità del prodotto, ma anche per la salute dei consumatori.

Uno studio condotto di recente ha esaminato 14 diverse varietà di miele, inclusi alcuni prodotti biologici, e ha rivelato che oltre la metà dei campioni analizzati presentavano tracce di pesticidi.

Questo è particolarmente inquietante considerando che il miele è una fonte comune di zuccheri e nutrienti, consumato quotidianamente in famiglie di tutto il mondo. Tra i pesticidi trovati, il glifosato spicca per le sue implicazioni negative.

Cosa mettono nel miele? I pesticidi non mancano

Un vasetto di miele
Cosa mettono nel miele? I pesticidi non mancano (ricettasprint.it)

Classificato come “possibilmente cancerogeno” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il glifosato è ancora legalmente utilizzato in Europa, nonostante le crescenti preoccupazioni riguardo ai suoi effetti sulla salute umana.

La presenza di altri contaminanti chimici, come gli alcaloidi pirrolizidinici, è stata anch’essa segnalata nei campioni di miele testati. Questi composti sono associati a gravi rischi per la salute, inclusi potenziali effetti cancerogeni.

Inoltre, è stata identificata la presenza di Amitraz, un insetticida vietato in Svizzera, ma la cui origine potrebbe essere legata ai prodotti provenienti da paesi come la Spagna, dove il suo utilizzo è ancora permesso.

Questo scenario preoccupante porta alla luce la questione fondamentale della trasparenza e della tracciabilità nella filiera alimentare.

Lo studio è svizzero ma ci sono marche presenti anche da noi

Per fortuna, dallo studio emerge anche una buona notizia: i mieli biologici tendono a essere significativamente più puliti rispetto a quelli convenzionali, evidenziando l’importanza di scegliere prodotti certificati e controllati.

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Specifici marchi svizzeri come Cooperazione Naturaplan, Migros Bio e Alnatura hanno mostrato risultati incoraggianti, presentando mieli completamente privi di pesticidi. In particolar modo, il “Demeter Spring Blossom Honey” si è distinto come il prodotto migliore, totalmente esente da contaminanti chimici.

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Lo studio è stato condotto in Svizzera, su marche che però, in alcuni casi, sono vendute anche in Italia. Il marchio Demeter è disponibile anche nel nostro Paese, ad esempio.

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Comunque si evince come la scelta di mieli biologici e certificati è sempre la scelta migliore per ridurre il rischio di esposizione a sostanze chimiche nocive. E per assicurarsi di godere appieno delle qualità di questo delizioso dono della natura, senza compromettere la propria salute.