Pesto alla ligure, ma alla nostra maniera con una versione più ricca dell’originale rispettando la tradizione: perché ogni tanto diversificare conviene
Come tutte le ricette tradizionali, anche quella del pesto alla genovese è intoccabile; basilico fresco,
olio extravergine, parmigiano o grana ma anche pecorino, aglio, pinoli, sale grosso. Poi però ci sono le alternative, perché ogni tanto diversificare conviene.
Così il nostro pesto alla genovese è con i pinoli insieme alle noci, per un sapore ancora più intenso senza stravolgere la ricetta originale. Ovviamente se abbiamo il mortaio, tutti gli ingredienti dovranno essere lavorati lì. Ma se, come è più probabile, non lo usiamo allora andrà benissimo il mixer, con brevi ma intense frullate
Il segreto è non far surriscaldare le lame del frullatore per non rovinare il basilico. Un rimedio semplice semplice? Mettiamo le lame e il bicchiere per un’ora in frigorifero, tirandoli fuori all’ultimo.
Questa versione del pesto alla ligure con le noci insieme ai pinoli è talmente buona che ci piace prepararne sempre un po’ di più. Per conservarlo nel breve-medio termine useremo i vasetti sottovuoto. Se invece vogliamo allungare i tempi, vaschette monodose da freezer con chiusura ermetica.
Ingredienti:
150 g foglie di basilico
100 g di olio extravergine d’oliva
120 g grana padano
50 g pinoli
40 g gherigli di noci
1 spicchio d’aglio
sale integrale
Laviamo bene le foglie di basilico e altrettanto bene le dobbiamo asciugare, senza però rovinarle. Poi con il coltello oppure una mezzaluna tritiamo insieme le noci e i pinoli. Facciamolo in maniera grezza, tanto poi ci sarà una seconda fase.
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Versiamo le foglie di basilico nel boccale del mixer insieme allo spicchio di aglio tagliato a metà e privato dell’anima. Poi aggiungiamo la frutta secca tritata, una manciata di sale grosso e cominciamo a far andare la macchina.
Il segreto è dare colpetti veloci, per non far surriscaldare il basilico. A quel punto uniamo anche il grana padano grattugiato fresco e cominciamo a versare a filo l’olio extravergine, facendo ancora il mixer fino a quando otteniamo la classica consistenza del pesto genovese.
La soluzione migliore è sempre quella di utilizzare il pesto subito per condire la pasta oppure per le altre ricette che abbiamo in mente. Se non fosse possibile, basterà conservarlo in un contenitore ermetico in frigorifero. E se non lo usciamo tutto, ricordiamoci sempre di rabboccare l’olio extravergine in superficie.
Altro consiglio importantissimo. Il pesto non deve essere mai scaldato in padella oppure in pentola, è un condimento a temperatura ambiente. Quindi se l’abbiamo conservato in frigo, ricordiamoci di tirarlo anche fuori per tempo.
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