Arriva nello scontrino e piattino della condivisione, innescando la polemica tra i consumatori sulla quale si è espressa anche Selvaggia Lucarelli.
In queste ultime settimane sono state numerose le notizie pubblicate con degli scontrini shock che hanno allarmato l’opinione pubblica, basti pensare al supplemento pagato per la condivisione di un tramezzino in un bar in Lombardia.
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Nel frattempo, altri scontrini con dettagli raccapriccianti sono stati condivisi da consumatori in vacanza e non solo, i quali hanno manifestato il loro dissenso nelle voci del conto pagando incredibilmente servizi extra a volte inventati sul momento.
In particolar modo, in queste ultime settimane appare discutere stato anche uno scontrino dove figura la voce “piattino condivisione“. Un extra che hai lasciato senza parole chi è stato costretto a pagarlo, il cui scontro inevitabilmente è diventato virale sui social network innescando non poche polemiche.
Nello scontrino arriva il “piattino della condivisione”
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, questi ultimi giorni uno scontrino in particolar modo. Secondo quanto reso noto da vari organi di stampa in un ristorante della Liguria è stato servito un piatto di trofie al pesto pagato 18 euro, fin qui nulla di atipico, se non fosse per il fatto che una donna che si trovava insieme alla sua famiglia a chiesto ai camerieri un piattino per far assaggiare la pasta anche alla sua bambina di tre anni che aveva già mangiato in precedenza.
La vera sorpresa è arrivata con il conto, come nello scontrino ho trovato la voce relativa alla condivisione del piattino e la foto della ricevuta fiscale con i dettagli dei servizi finisce online, pubblicata anche da Selvaggia Lucarelli.
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Il commento di Selvaggia Lucarelli
A raccontare la storia in questione è stata anche Selvaggia Lucarelli, la fa nella sua pagina Instagram ufficiale a condiviso la notizia accompagnato dalla foto: “Liguria.ho un piatto di trofie al pesto 18 euro, la mamma chiede un piattino per farmi assaggiare un po’ anche la bambina di tre anni che ha già mangiato. Sul conto le mettono due euro per il piattino.tra l’altro avendole già messo in conto il coperto“.
La replica della proprietaria del ristorante non è tardato ad arrivare, riportata anche da Il Giornale dove spiega che i piatti supplementari sono stati ben quattro, motivo per cui ha fatto pagare due euro e clienti in questione perché quello per loro era un lavoro extra e come tale doveva essere retribuito.
Qui, inoltre, è possibile leggere anche le seguenti dichiarazioni rilasciate dalla ristoratrice: “Il lavoro va remunerato. Ho 76 anni e lavoro con passione, ma è giusto che io venga pagata per quello che faccio.le parole dette sui social recensioni negative non mi preoccupa, sono fiera del mio lavoro. Nel corso del tempo avuto tante soddisfazioni. In queste ore ricevuto tantissime recensioni solidarietà ad amici, cliente colleghi. Ho ricevuto chiamate della Germania, dalla Svizzera e dei diversi legali che si sono proposti tutelarmi“.
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