Tutte le informazioni sui richiami alimentari per cadmio, con i consumatori avvisati di quello che è successo sul mercato italiano.
Richiami alimentari per cadmio, attenzione a diverse varianti di uno stesso prodotto alimentare in vendita in alcuni punti vendita in Italia. I controlli compiuti per cercare di stabilire se ci fosse il rispetto delle norme attuali in fatto di sicurezza alimentare hanno fatto si che sorgesse un inconveniente importante.
Gli incaricati hanno infatti confermato come questi richiami alimentari per cadmio siano del tutto fondati. Ed infatti ecco emanare le relative notifiche che hanno lo scopo di avvisare i consumatori.
I richiami alimentari per cadmio sono volti ad evitare che possano avere luogo delle situazioni di intossicazioni. I comunicati ministeriali fanno riferimento a limiti superiori rispetto ai livelli consentiti.
Da qui quindi ecco la pubblicazione delle segnalazioni dei richiami alimentari per cadmio. Che è un metallo pesante e che può avere effetti negativi importanti sulla salute delle persone in caso di ingestione, se la cosa avviene in maniera reiterata.
Richiami alimentari per cadmio, le informazioni da sapere
Di che prodotto parliamo? Del risotto Arconatura, con sei sue varianti, e del Riso, tutti prodotti dalla società Riseria Greppi, con sede a Tronzano Vercellese, in provincia di Vercelli. Gli esemplari tolti subito dal mercato sono i seguenti:
- R8 Risotto cacio e pepe;
- R8 Risotto ai funghi porcini e zafferano;
- R8 Risotto ai funghi porcini;
- R8 Risotto speck e funghi porcini;
- R8 Risotto speck e radicchio;
- R8 Risotto al tartufo;
- Riso Carnaroli.
Il Riso Carnaroli ha come lotto richiamato il 22052, con data di scadenza o TMC al 10/05/2024. Tutti gli altri esemplari di risotto invece sono collegati allo stesso lotto, il 22082 con data di scadenza o TMC al 10/08/2024.
Il risotto è posto in vendita in delle bottiglie di vetro dal peso di 400 grammi mentre il riso si trova in confezioni sottovuoto di plastica sigillata da 500 grammi di peso.
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Il Ministero della Salute invita tutti i consumatori che abbiano acquistato uno o più prodotti tra quelli dei lotti indicati a non consumarli. Bisogna riconsegnare tutto quanto al punto vendita dove è avvenuta la transizione in precedenza.
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Così facendo, ed anche senza esibire lo scontrino di acquisto, si potrà procedere con l’ottenimento di un rimborso o della sostituzione con della merce di altro tipo e dallo stesso prezzo di vendita.
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Per fare ciò non è necessario munirsi dello scontrino di riferimento visto che la situazione descritta è di urgenza e riguarda la salute dei consumatori.
