Nuove regole plastica monouso divieto: ci sono dei grossi cambiamenti a seguito di una storica direttiva dell’Europa, cosa cambia.
Plastica monouso divieto, ci siamo: la cosa è diventata operativa, e su diretta disposizione della Commissione Europea. Il tutto è scattato il 14 gennaio 2022, con l’Italia che ovviamente si adegua alle nuove norme volte a ridurre l’inquinamento e l’impatto ambientale.
Il concepimento di queste regole risale alla metà del 2019 ed ora il tutto è entrato in vigore. La situazione plastica monouso divieto fa si che ora sul mercato non possano essere immesse le stoviglie fatte di questo materiale e che risultano essere usa e getta.
Si tratta di oggetti la cui produzione e poi soprattutto anche il cui smaltimento inquinano moltissimo. Basti pensare alle spiagge inondate di rifiuti e che finiscono negli stomaci dei gabbiani e della fauna marina. Per chi ha avuto modo di osservare la cosa in telegiornali o documentari, la scena è terribile ogni volta.
Più nello specifico sono ora banditi piatti, posate, bicchieri e contenitori in plastica monouso oxo-degradabile, oltre che attrezzatura da pesca in plastica totale o costituita anche solo in parte dalla stessa. Ma anche cannucce, agitatori per bevande, tazze in polistirene espanso, che saranno tutti venduti fino ad esaurimento scorte.
Ma solo se la merce risulterà prodotta prima della data effettiva del divieto di vendita di plastica monouso. Tra le eccezioni previste però ci sono l’uso di articoli sempre in plastica e che contengano almeno un 40% di materia prima rinnovabile (60% da gennaio 2024).
E ci sono anche altre eccezioni, come ad esempio gli oggetti che non superino un contenuto in plastica del 10% del loro peso. Le norme concepite comunque sono volte a rendere sempre più stringente il divieto di anno in anno. Nel 2026 si punta a ridurre fortemente l’inquinamento relativo.
Ovviamente non mancano degli incentivi alle aziende nel cambiare i loro standard produttivi, con tre milioni di euro all’anno di sostegno a partire da quest’anno e fino al 2024.
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Ed ancora, verrà introdotta sempre più plastica riciclata nelle bottiglie in Pet (acronimo di polietilene tereftalato, n.d.r.), con una percentuale di minimo il 25% dal 2025 in poi e del 30% a partire dal 2030.
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