Pochi ingredienti e una buona dose di fantasia. Queste sono le polpette che mi piacciono. Quando la semplicità chiama, io rispondo sempre.
Queste polpette di pane e uova sono la risposta perfetta a quei giorni in cui ho bisogno di qualcosa di buono, fatto con quello che ce, senza complicarmi la vita. Pochissimi ingredienti, niente fronzoli, solo una bella dose di fantasia per creare qualcosa che sa di casa, di infanzia, di mani infannate e pranzi improwvisati.
|l bello di queste polpette è che non servono carne, formaggi, né mille condimenti. Solo pane, uova, un pizzico di sale e tutta la voglia di ritrovare un sapore che scalda il cuore.
La loro forza sta tutta nella loro essenza: morbide dentro, appena croccanti fuori se si vogliono appena ripassare in padella (senza olio!), oppure semplicemente cotte al forno per una versione ancora più leggera.
Quando le preparo, impasto tutto a mano in una ciotola grande, senza misurare troppo, lasciando che sia la consistenza a dirmi quando è il momento di fermarmi. Poi formo delle palline piccole, quasi come fossero bocconcini di felicità. E ogni volta, assaggiandone una appena tiepida, mi ricordo che a volte per essere felici basta davvero poco.
Per prima cosa prendo il pane e lo spezzetto grossolanamente con le mani, mettendolo in una ciotola capiente. Lo bagno con pochissimo latte oppure solo con acqua, quanto . basta a farlo ammorbidire bene senza inzupparlo troppo. Lascio riposare qualche minuto mentre preparo il resto, giusto il tempo che diventi morbido da poter essere lavorato.
Poi aggiungo le uova intere direttamente sopra il pane ammollato. Uso una forchetta o le mani per impastare tutto nsieme, fino a ottenere un composto umido ma non liquido.Se mi accorgo che è troppo molle, aggiungo un pochino di pangrattato; se invece è troppo asciutto, un goccino di latte in più. Condisco con un pizzico di sale, e se voglio, una spolverata leggera di pepe o di erbe fresche tritate.
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Con le mani leggermente umide formo delle polpettine piccole, grandi più o meno come una noce. Mi piace farle tutte uguali, quasi a creare un piccolo esercito di bontà. A questo punto posso scegliere: o le dispongo su una teglia rivestita di carta forno e le cuocio in forno caldo a 180°C finché non sono dorate, oppure le metto su una padella antiaderente ben calda e le giro spesso, senza aggiungere olio, fino a quando sono belle compatte e appena brunite
Quando sono pronte, le servo subito, ancora tiepide, magari accompagnandole con una semplice insalatina verde. Sono una di quelle ricette che mi fanno sorridere senza motivo, perché ricordano che la cucina non deve sempre essere complicata per essere piena di amore.
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