I dati sulla povertà alimentare sono allarmanti e la situazione si è aggravata dopo le tante difficoltà vissute in particolare dal 2020 in poi.
La povertà alimentare è ancora fin troppo diffusa in Italia ed è data dalle difficoltà economiche nelle quali versano numerose famiglie. I dati ufficiali dell’Istat diffusi di recente da ActionAid fanno sapere che, dai 16 anni in su, c’è il 12% della popolazione che vive nel nostro Paese che deve fare i conti con una situazione di povertà alimentare. E la maggior parte di esse è concentrata nel Sud Italia. La situazione è così già da anni.
Ma prima la pandemia di Covid e poi la crisi alimentare ed energetica che è in corso da inizio del 2022 hanno fatto in modo che tutto questo peggiorasse in maniera ulteriore. Il Meridione conta due milioni e 400mila persone circa interessate da questa triste condizione. Con una Regione coinvolta più di tutte le altre e che detiene il non invidiabile primato di povertà alimentare.
Si tratta della Campania, che da sola conta oltre un milione e centomila persone in condizioni di povertà alimentare. Questo numero ammonta ad un quinto della popolazione totale di questa Regione. Tra disoccupati, persone che non sono nelle condizioni psico-fisiche per lavorare, scarsa istruzione ed altre situazioni, sono tanti i giovani ed i più maturi che versano in notevoli difficoltà.
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I prezzi di tanti beni sono aumentati, le entrate sono scarse e manca qualsiasi certezza sul futuro. Questo porta le persone a non avere la possibilità di usufruire di un pasto completo o di dovere fare di necessità virtù quando si tratta di fare la spesa. E da qui hanno origine tante altre ripercussioni negative, come ad esempio l’obesità infantile, che in Campania riguarda ben il 40% dei bambini.
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Questo avviene perché si mangia in maniera non corretta, con pranzo e cena costituiti il più delle volte da prodotti ultraprocessati e confezionati, che costano poco e perciò si fanno preferire a frutta e verdura, a carne bianca ed ogni tanto rossa, a legumi e simili. Poi tutto questo si ripercuote anche nel futuro di queste persone, che andranno incontro a dei problemi di salute anche gravi, tali da precludere loro un possibile futuro lavorativo, una esistenza felice ed anche altro. Infatti tutte queste persone andranno a gravare sul Sistema Sanitario Nazionale, con una spesa aggiuntiva notevole.
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