I consigli utili su come rendere più buono il pranzo di Natale con i vini da accompagnare alle nostre pietanze. Cosa scegliere tra quelli rossi, bianchi e rosati.
Pranzo di Natale, c’è tutto? Antipasto fatto, primo piatto presente, secondo pure, e poi frutta, dolci vari e caffè. Cosa manca?
L’acqua è sempre a portata di mano, ma il vino? Vediamo quali sono i più convenienti da acquistare per brindare a pranzo ed a cena oltre che con l’immancabile spumante.
Non c’è solo il vino pregiato – e quindi costoso – al quale possiamo fare ricorso. Esistono anche dei vini più economici ma comunque buoni e che vi faranno fare bella figura, al pranzo di Natale come in altre occasioni.
Il prezzo di vendita di un prodotto è determinato da diversi fattori, in relazione alla sua produzione. E quindi dinamiche industriali, etichettamento, imbottigliamento, confezionamento, trasporti…la scelta di un vino economico ma comunque adeguato non dovrebbe mai vedere una spesa al di sotto dei 5-6 euro a bottiglia.
Se siete alla ricerca di nomi specifici, vi lasciamo qualche consiglio su dove orientare la vostra spesa di vini per il pranzo di Natale o per altre circostanze speciali, con i relativi prezzi medi. Cominciamo dai vini rossi, con il loro prezzo medio:
Per i vini bianchi la scelta dovrebbe andare in particolar modo su (costano tutti sui 18 euro a bottiglia circa, n.d.r.):
Per quanto riguarda i rosati, con circa 8-15 euro a bottiglia potrete assicurarvi i buoni ed affidabili Salento IGT e Cirò Rosato della Calabria. Cercate sempre di prediligere i vini prodotti a chilometro zero, ovvero autoctoni e prodotti nella stessa zona della loro messa in vendita.
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Questo è sinonimo di qualità, di ridotto impatto ambientale e di sostegno importante all’economia locale.
Poi l’acquisto direttamente dai produttori artigianali, in cantine a conduzioni famigliari e simili, si può sempre trovare una particolare qualità anche in quei prodotti più economici, ma comunque realizzati in maniera diversa da come sarebbero se derivati dai processi prettamente industriali.
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Quando ci imbattiamo nel termine “riserva” vuol dire che abbiamo di fronte un vino particolarmente saporito, perché posto a riposo di almeno un anno per quanto riguarda quello bianco e di due per quello rosso. Cosa che può avvenire anche con i vini più alla portata delle tasche di tutti.
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