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Prodotti senza glutine e senza lattosio | Fake news in circolazione
La categoria dei prodotti senza glutine e senza lattosio riguarda una sempre più ampia fetta del mercato alimentare. Sono tante però le fake news che circolano sull’argomento, alcune delle quali entrate ormai nelle credenze popolari.
Come anticipato gli alimenti classificati come ‘senza glutine’ e ‘senza lattosio’ risultano, secondo le recenti indagini svolte dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, tra i più acquistati e presenti sugli scaffali dei supermercati. Questi ultimi infatti dedicano spazi sempre più estesi alla scelta di prodotti del genere indicato, per rispondere ovviamente ad una richiesta crescente dei consumatori.
Ciò non implica necessariamente che sia proporzionalmente aumentato il numero di coloro che soffrono di patologie legate all’alimentazione. Piuttosto da un lato, si rende a volte utile depurare l’organismo anche per eliminare un sovraccarico di tossine preferendo quindi prodotti di questo tipo. Dall’altro la loro assunzione avviene appunto in conseguenza di credenze entrate a far parte di una consapevolezza collettiva che però ben poco ha di reale. Vediamo dunque nel dettaglio quali sono le più comuni fake news che circolano sull’argomento, in considerazione del fatto che sempre meno intolleranti scelgono comunque cibi gluten e lattosio free per la propria dieta abituale.
Prodotti senza glutine e senza lattosio | Fake news in circolazione
La prima bufala che circola intorno alla tendenza al consumo di queste categorie di prodotti, riguarda l’eventualità che apportino meno grassi e siano dunque preferibili da assumere nel caso in cui si voglia perdere peso più velocemente. La verità invece è che proprio per compensare la mancanza di glutine, la loro composizione prevede un maggiore impiego di emulsionanti che rendono pari o addirittura superiori le calorie in essi contenute.
Un recente studio pubblicato sulla rivista ‘American Journal of Gastroenterology’ ha inoltre sfatato un altro mito comune che riguarda l’alimentazione in età pediatrica. Il professor Ruggiero Francavilla dell’Università di Bari ha rilasciato in merito un commento al portale ‘Il Salvagente’, spiegando che non c’è correlazione tra assunzione di glutine e disturbi intestinali nei bambini.
Per cui sommistrando cibi gluten free non è detto che eventuali mal di pancia scompaiano.
Inoltre in base ad uno studio condiviso dall’Università dell’Illinois a Chicago è stato riscontrato che chi segue una dieta senza glutine mostra concentrazioni di arsenico nelle urine due volte maggiori rispetto agli altri e livelli di mercurio nel sangue maggiori del settanta per cento. Ciò sarebbe dovuto all’impiego nei prodotti gluten free della farina di riso in alternativa a quella tradizionale. La cui materia prima, ovvero il riso è più soggetta all’accumulo di metalli derivanti dai fertilizzanti e dalla composizione di acqua e terreno.
Un discorso simile va fatto relativamente all’impiego di prodotti senza lattosio, nella credenza che possano gonfiare di meno rispetto a quelli tradizionali. Anche in questi infatti sono utilizzati di norma addensanti, oli vegetali ed eccipienti che non sempre risultano salutari per la linea e possono anche causare disturbi digestivi. Se non c’è una reale necessità dunque, non sempre è una buona soluzione consumare prodotti gluten free o senza lattosio. Piuttosto se pensate di soffrire di intolleranze, la soluzione più idonea è quella di chiedere un consulto ad uno specialista. Questi, attraverso opportune analisi, saprà certamente indirizzarvi e risolvere i vostri disturbi.
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