Quanto sono preziose, oltre che buone, le prugne? Tanto, ma c’è un quantitativo massimo al giorno che sarebbe meglio non superare.

A cosa fanno bene le prugne e quante mangiarne al giorno
Donna mangia prugna (Ricettasprint.it)

Ricche di vitamine e minerali essenziali, le prugne sono molto più che semplici frutti deliziosi. Recenti studi scientifici hanno infatti dimostrato che questo alimento può apportare importanti benefici per la salute delle ossa, rivelandosi un prezioso alleato nella prevenzione dell’osteoporosi.

Una recente ricerca pubblicata sul prestigioso “Journal of Nutrition” ha coinvolto ricercatori di diverse università americane, tra cui quelle della Pennsylvania, del Colorado e del Massachusetts.

Lo studio ha evidenziato come il regolare consumo di prugne possa comportare significativi vantaggi per la salute delle ossa, soprattutto nelle donne in post-menopausa.

Durante questa delicata fase della vita, la riduzione della produzione di estrogeni – gli agenti protettivi per le ossa – espone le donne a un maggior rischio di sviluppare l’osteoporosi. Ecco dove entrano in gioco le prugne. Il loro giusto apporto quotidiano sembra infatti essere fondamentale per contrastare questo problema.

Prugne, le loro proprietà ed a cosa fanno bene

A cosa fanno bene le prugne e quante mangiarne al giorno
Prugne (Ricettasprint.it)

Ma quali sono i meccanismi che rendono le prugne così benefiche per le ossa? Innanzitutto, va sottolineato che l’infiammazione cronica è uno dei fattori chiave alla base dell’osteoporosi.

I ricercatori hanno così analizzato i livelli di citochine pro-infiammatorie nei partecipanti allo studio, riscontrando che nelle donne che consumavano circa 50 grammi di prugne al giorno, questi valori erano notevolmente più bassi.

Oltre a questa importante azione anti-infiammatoria, le prugne vantano altri nutrienti essenziali per la salute delle ossa. La vitamina K, ad esempio, svolge un ruolo cruciale nel trasporto del calcio all’interno delle ossa, mentre potassio e magnesio contribuiscono a migliorarne la densità.

Infine, i numerosi nutrienti vegetali presenti nelle prugne, come i flavonoidi e i polifenoli, svolgono un’azione protettiva contro i danni ossidativi.

Quante prugne mangiare al giorno?

Ma quale dovrebbe essere il giusto apporto di prugne per ottenere tutti questi benefici? Secondo gli esperti, sarebbe ideale consumare circa 5-6 prugne al giorno, magari cominciando con 2-3 e aumentando gradualmente la dose.

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Nonostante un eccessivo consumo possa causare qualche disturbo gastrointestinale, nello studio non sono stati riscontrati particolari problemi nei partecipanti.

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Le prugne possono essere gustate da sole come spuntino sano e nutriente, ma possono anche essere integrate in numerosi piatti, dalla farina d’avena allo yogurt, dai cereali ai frullati. Possono inoltre sostituire grassi e zuccheri nei prodotti da forno, o essere abbinate a noci, semi e cioccolato fondente per creare deliziose combinazioni.

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In conclusione, le prugne si confermano un vero e proprio toccasana per la salute delle ossa, grazie alla loro ricchezza di vitamine, minerali e sostanze antiossidanti. Un alimento da inserire regolarmente nella propria dieta, soprattutto nelle fasi della vita più delicate per la salute scheletrica.