Le indicazioni su quale cipolle utilizzare a seconda del piatto che ci apprestiamo a preparare. Non facciamo l’errore di usarne una a caso.
Le cipolle non sono tutte uguali. Come noto, ne esistono diverse varietà che differiscono tra loro esteticamente per forma, per colore e poi anche per l’intensità del sapore. Alcune sono molto forti e vanno usate con moderazione, altrimenti rischiano di alterare un piatto con il loro aroma. Altre ancora tendono al dolce.
E questo fa si che le cipolle vadano adattate ad una precisa pietanza. Alcune sono più adatte di altre in base alle loro caratteristiche ed alle esigenze di quello che dovremo preparare.
Per esempio, le cipolle bianche hanno a loro volta diverse sottocategorie come quella di Giarre, prettamente siciliana e che si contraddistingue per la sua dolcezza. O ancora quella di Chioggia, in provincia di Venezia, e quella di Barletta, in Puglia.
Quella veneta si sposa particolarmente bene con i piatti di pesce, le altre vanno molto bene sottaceto e con la carne. Annoveriamo poi pure la cipolla di Cannara, in provincia di Perugia, e di Boretto, in provincia di Reggio Emilia.
E pure quella di Fara Filiorum Petri, che si trova nell’omonimo Comune presso Chieti. Sono tutte indicate per le insalate e per la carne, così come per le cipolle.
Per quanto riguarda la varietà rossa, va detto che c’è un contenuto di zucchero superiore a quella bianca. Essendo dolce va benissimo per i sottaceti e per i cibi grigliati. La più famosa è quella di Tropea, in Calabria, dal caratteristico colore rosso scuro, dolce e magnifica con pietanze salate per creare un contrasto sublime di sapore.
Altre varietà celebri sono quella di Alife, in provincia di Caserta e nota già in epoca romana, ottima sulla pizza; quella di Acquaviva delle Fonti, in Puglia, buonissima con la carne di vitello, e poi la Vernina, tipicamente toscana e nella fattispecie fiorentina, buonissima con la carne di quelle parti.
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Ancora, ci sono le cipolle ramate di Parma, Montoro (in Campania), e Voghera, nel Pavese, che sono buone anche da sole, fritte ad anelli od anche caramellate, oltre che ottime sia per il ragù che per i piatti di carne.
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