Vediamo quando si festeggia Carnevale 2024 con la data precisa in cui arriva la festività più pazza dell’anno e qual è la sua storia.
Carnevale 2024, quali sono le date che stanno per arrivare? Quello che è il giorno più pazzo dell’anno arriverà alquanto presto ed in molti luoghi si comincerà a fare festa già a partire dalla fine di gennaio.
Dal giorno 27 si andrà avanti fino all’ultimo giorno, con Carnevale 2024 che non mancherà poi di mostrare il consueto spettacolo in alcuni dei posti più noti legati a tale festività.
In Italia abbiamo il celebre Carnevale di Venezia, con anche le celebrazioni che riguardano Ivrea ed il lancio delle arance.
E poi ci sono il Carnevale di Cento, di Viareggio, di Cerignola, di Ronciglione, di Mamoiada e tanti altri. In che giorno si farà festa e potremo tranquillamente andare in giro con maschere a coprirci il viso e coriandoli in tasca?
Quando sarà Carnevale 2024? Le date in cui si festeggia
Il giorno di Carnevale 2024 sarà Martedì Grasso 13 febbraio. La festa anticipa il periodo di frugalità che è legato a Pasqua ed il suo retaggio è antico. I primi esempi risalgono all’epoca dell’antica Roma.
Martedì grasso è chiamato così dal fatto che quello sarà l’ultimo giorno disponibile per potere mangiare la carne: questo è il significato della parola “carnevale” in latino, ovvero “addio carne”. Più per la precisione deriverebbe tutto da “carnem levare”.
Poi arriva la Quaresima che è contraddistinta dal tenere una serie di abitudini più contenute e modeste, fatte anche di digiuni da alcuni alimenti. Ci sono anche altre interpretazioni legate alla etimologia latina del termine Carnevale.
Nella Roma antica l’antenato del Carnevale erano i saturnali, a loro volta mutuati dai più antichi riti delle dionisiache greche.
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Come è nato Carnevale e perché ci si maschera
Tale festività incarnava il concetto del rovesciamento dei ruoli e delle formalità consuete. Quindi, per fare un esempio, gli schiavi ed i padroni si rovesciavano di ruolo per un giorno, ed era lecito fare chiasso, fare baccano, almeno per un giorno.
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Il fatto di ribaltare le classiche gerarchie sociali rendeva più importante che mai garantire l’anonimato, per questo si pensa che sia nata la consuetudine di fare uso delle maschere.
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Che poi, con il passare del tempo, sono state caricate con dei ben precisi significati allegorici. Basti pensare alla nascita di alcuni personaggi come Pulcinella, Arlecchino, Balanzone e così via.