Nel momento in cui parliamo delle uova facciamo riferimento a un tipo di alimento che gioco un ruolo fondamentale nella nostra alimenta, ma che deve essere inserito nel modo corretto nella nostra dieta.
Negli anni sono stati fatti diversi studi scientifici sull’uovo, il tutto nel tentativo di capire come poter beneficiare delle sostanze nutrizionali di cui è dotato questo tipo di alimento.
Queste ricerche hanno permesso di individuare punti di forza e criticità delle uova, le quali devono avere sempre comunque un ruolo ben determinato nella nostra alimentazione, nel tentativo di non imbatterci nell’errore di consumarne esubero di avere così un riscontro negativo.
Quante uova possiamo mangiare al giorno?
Solitamente nel momento in cui parliamo delle uova facciamo riferimento un alimento ricco di numerosi nutrimenti, dato che al loro interno hanno la colina nonché fondamentale per il mantenimento della concentrazione aumentando la funzione cognitiva. Non a caso, le uova sono anche tra gli alimenti prediletti dagli sportivi perché non sono solo in grado di aumentare la concentrazione, ma aiutano anche nell’esercizio fisico.
Nonostante i vari aspetti positivi del mangiare uova, a oggi, gli scienziati hanno sempre sostenuto che sarebbe il caso di non superare la dose di quattro uova la settimana, in modo tale da non avere ripercussioni negative. Eppure, recentemente l’università degli studi di Pechino a pubblicato una ricerca diversa secondo la quale le uova possono essere inserite nel quotidiano anche tutti i giorni.
Ecco cosa devi sapere davvero sulle uova
Gli studi in questione hanno permesso di riscontrare che mangiando nuova al giorno la salute del nostro corpo potrebbe migliorare considerevolmente.
Dopo un attento esame delle abitudini alimentari di circa 4000 persone, monitorata negli ultimi anni, le quali hanno assunto almeno un uovo al giorno è stato possibile capire che mangiare uovo al giorno è in grado di prevenire l’infarto e altre patologie cardiologiche. Inoltre, inserite in questo modo l’uovo è in grado di regolare l’afflusso del sangue sul corpo migliorando il funzionamento del muscolo.
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Le indagini mediche senso si sono concentrate proprio sull’incidenza delle patologie legate al cuore, compresi quindi ictus emorragici e infatti di tipo ischemico, migliorando anche il flusso di ossigeno al cervello. Si tratta, dunque, di una percentuale che si aggira intorno al 26% percento di rischio in meno di evitare malattie cardiovascolari che possono diventare anche causa di morte.
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