Qual è la situazione ad oggi, quanto fa male il tonno in scatola in relazione alla presenza di questa sostanza cancerogena e quanto è presente.
Quanto fa male il tonno in scatola? Tanto, se il contenuto di una precisa sostanza al suo interno, ovvero il bisfenolo, è presente in maniera tale da superare i limiti imposti dalle attuali norme in fatto di rispetto della sicurezza alimentare.
La rivista ilsalvagente ha voluto vederci più chiaro su questo aspetto compiendo delle apposite analisi su diverse marche di prodotti che possiamo trovare comunemente in vendita in tutti i negozi di alimentari ed i supermercati. E quindi, quanto fa male il tonno in scatola?
Trattandosi di un prodotto industriale, è lecito aspettarsi un contenuto anche considerevolmente alto al suo interno di conservanti e di altre sostanze simili. Il bisfenolo in realtà finisce nel tonno tramite processo di migrazione, dalla plastica delle confezioni.
Questa sostanza è in grado i alterare il sistema endocrino e l’apparato riproduttivo. Una assunzione involontaria che si protrae nel tempo può portare al sorgere di queste gravi problematiche. Inoltre è anche potenzialmente cancerogeno, sviluppando nelle donne il tumore al seno e negli uomini quello alla prostata.
Quanto fa male il tonno in scatola? Le controindicazioni per il bisfenolo
Il bisfenolo si trova anche nei materiali costituenti i biberon e la sua pericolosità aumenta al contatto con il latte riscaldato. Per quanto riguarda il tonno, il bisfenolo fa parte degli additivi impiegati per realizzarne i contenitori da mettere in commercio.
A livello di legislazione, l’Unione Europea ha disposto un limite massimo di migrazione tollerabile di tale additivo negli alimenti, nel febbraio del 2018. Limite individuabile in 0,05 mg.
Recenti analisi, condotte in Germania ad inizio 2022, come fa sapere la rivista il salvagente, hanno mostrato come ci siano degli alimenti più predisposti a questa contaminazione.
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I risultati del test: a quanto ammonta la presenza di bisfenolo
Si tratta di zuppe, panna e latte di cocco. Ma in relazione al tonno, proprio il salvagente ha condotto dei test in laboratorio, mettendo alla prova sei diverse marche che è facile trovare in vendita ovunque.
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Tutte quante hanno presentato tracce di bisfenolo, in misure consentite dalla legge. Anche se sarebbe preferibile constatarne invece la totale assenza.
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Questa sostanza infatti entra in contatto ogni giorno con milioni di persone e rende necessario limitare l’assunzione di tonno in scatola per evitare delle conseguenze importanti nel lungo periodo.
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