Il tanto atteso 6 maggio 2023 è finalmente arrivato per Re Carlo, protagonista indiscusso della scena e non solo… ma nel mirino dell’attenzione dei media troviamo il racconto di un pranzo particolare consumato proprio in Italia.
Che Re Carlo fosse uno stimatore della cucina italiana è cosa ben nota da tempo, così come dimostrato anche dall’introduzione dell’olio d’oliva nelle cucine i Buckingham Palace, servito insieme al pane al posto del burro.
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Una cucina, quindi, che incontra il modus operandi di vita di Carlo III che ha sempre seguito uno stile alimentare quanto più naturale possibile e allo stesso tempo portando in tavola prodotti prima scelta, a chilometro zero e che hanno reso la cucina italiana perfetta in linea con le sue esigenze quotidiane.
Infatti, durante uno dei suoi viaggi in Italia il Re non disattese solo le regole del protocollo reale, ma trovò il modo di concedersi alcuni dei suoi piatti preferiti e pur di degustarli dovette attendere ben sei mesi.
Re Carlo pazzo per gli spaghetti italiani…
In occasione dell’incoronazione di Re Carlo III, ecco che a parlare del sovrano ci ha pensato Federica Rubini, nonché proprietaria del Ristorante Emilia di Portonovo, che nel 1988 ospito il sovrano insieme alla moglie Lady Diana Spencer.
Un viaggio in visita nelle Marche, ospiti dei conti Leopardi, Vanni e Anna che organizzarono per loro un pranzo indimenticabile: “Mia madre Marisa lo ha saputo sei mesi prima e fino alla fine ha dovuto tenere il segreto: nessuno poteva sapere di quel pranzo per questioni di sicurezza“.
Un pranzo, quindi, curato in ogni minimo dettaglio per Re Carlo e la compianta Lady Diana in vacanza in Italia, lontano dalla stampa e in totale segretezza per la coppia che si trovava lontano da Buckingham Palace. Un’esperienza indimenticabile per il sovrano e anche per tutti coloro che ebbero modo di accoglierlo nel ristorante in questione: “La contessa era molto amica della nonna Emilia, e scelse di cenare da noi perché voleva che il Principe assaggiasse il nostro pesce- spiega la Rubini a La Cucina Italiana-. Quando arrivò eravamo entrambi molto entusiasti, in riga con la divisa d’ordinanza, i guanti bianchi come si usa nei palazzi reali, ma già dal suo ingresso al ristorante Carlo III mostrò di essere molto più semplice e aperto di quanto si possa immaginare. Tra le cose che mi sono rimaste particolarmente impresse, la sua grande eleganza nel modo di porsi“.
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“Fece il bis di spaghetti ai moscioli”
Una volta al Ristorante Emilia di Portonovo, il Re trovo al suo cospetto un pranzo perfettamente organizzato seguendo le richieste che erano state fatte per rendere il tutto perfetto, riuscendo a pieno nell’impresa tanto che il sovrano disattese due regole fondamentali del protocollo reale: degustare pesce fuori dall’Inghilterra e mangiare pasta, figuriamoci farne poi il bis.
Infatti, proprio Federica Rubini ha poi concluso così il racconto circa il pranzo che Re Carlo fece presso il suo ristorante: “Su richiesta della contessa presentammo un menù semplicissimo: antipasto di mare, frittura di pesce, spaghetti ai moscioli. Il Re mangiò tutto con piacere, sorseggiando un goccio di ogni vino scelto per ciascuna delle portate, e mostrò di apprezzare particolarmente i moscioli. Ripassando con il vassoio chiedendo agli ospiti se volessero fare il bis, acconsentì con un certo piacere, e noi rimanemmo sorpresi”.
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