Le Tartarughine del panificatore Fulvio Marino sono la versione casalinga di questi manicaretti che di solito sono fatti a stampo.
Le Tartarughine del panificatore Fulvio Marino sono un pane che piace a tutto il mondo. Croccanti fuori e morbidi dentro, questi panini vi conquisteranno fin dal primo sguardo! Ottimi così semplici, se li farcite con dello stracchino e una fetta di prosciutto, diventano un pranzo al sacco davvero strepitoso!
Questa ricetta è stata illustrata dal panificatore Fulvio Marino ai telespettatori della famosa trasmissione televisiva di cucina “È sempre mezzogiorno” andata in onda su Rai Uno.
Le Tartarughine del panificatore Fulvio Marino sono favolose! Esse sono il risultato di un impasto diretto, cioè senza l’uso di pre-fermenti. Si tratta di un pane “ricco di passaggi-spiega il panificatore marino- non tanto di procedimenti particolari ma passaggi che bisogna rispettare per avere poi il prodotto giusto”.
Il bello di questa preparazione è anche che la possiamo replicare a casa “in maniera- conclude il panificatore Marino- molto semplice”.
Le istruzione per realizzare questi stupendi manicaretti sono state illustrate dal panificatore Fulvio Marino durante la suddetta puntata della famosa trasmissione televisiva di cucina “È sempre mezzogiorno” andata in onda su Rai Uno.
Realizzato in: 20 minuti circa
Temperatura di cottura: 250 gradi
Tempo di cottura: 18 minuti
Tempo di riposo: qualche ora
Mescolate in una ciotola la farina con la maggioranza dell’acqua e il lievito sbriciolato. Lavorate con le mani il composto e inglobate il sale e l’ultima acqua. Continuate a lavorare il tutto fino ad avere un impasto omogeneo al quale ingloberete l’olio prima d farlo riposare per 30 a temperatura ambiente in una ciotola coperta con pellicola. Trascorso il tempo necessario, rimpastate il composto e dateli la forma di un panetto che spennellerete con dell’olio e farete lievitare su una leccarda, coperto con pellicola trasparente, per 90 minuti a temperatura ambiente (diciamo circa 25-30 gradi).
Passato il tempo occorrente, date forma a dei pezzi di pasta di circa 100 g ognuno dei quali pirlerete per creare delle palline rotonde ben chiuse che farete riposare su una teglia foderata con un canovaccio spolverizzato con della farina, mettendo la parte della chiusura verso l’alto. Coprite le sfere con il canovaccio e fatele riposare per 1 h a temperatura ambiente. Ultimata la lievitazione, trasferite le palline su una leccarda e, con un coltellino, incidete su ognuna di esse la sagoma della tartarughe. Infornate a 250° per 18 minuti mettendo uno spruzzo d’acqua sulla base del forno.
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