Diffuso un comunicato che fa riferimento ad un richiamo alimentare importante. Il livello di allerta segnalato è elevato.
C’è un richiamo alimentare del quale fornisce i dettagli del caso disponibili il RASFF. Si tratta del Sistema Rapido Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi, il quale è attivo tutti i giorni e tutte le ore in un costante monitoraggio che riguarda l’intero territorio dell’Unione Europea.
E quindi anche l’Italia è perennemente sorvegliata dall’occhio vigile del RASFF e dei suoi incaricati, per quanto riguarda le procedure da mettere in atto in ambito di sicurezza alimentare.
Il richiamo alimentare, per l’appunto, del quale si ha notizia riferisce di un blocco che gli ispettori preposti hanno fatto scattare su di un articolo che proviene dall’estero. E che ha presentato una problematica tale da richiedere un intervento urgente.
Difatti questo richiamo alimentare è contrassegnato da un livello di rischio definito serio, come è possibile leggere direttamente sulla informativa che il RASFF ha reso pubblica attraverso il proprio sito web ufficiale.
Richiamo alimentare, i dettagli del ritiro di oggi
Il prodotto in questione è caratterizzato da un carico ingente di arachidi, che arriva dall’India. All’interno di questa tipologia di frutta secca è stata scovata la presenza di 14.6 +/- 5.6 µg/kg – ppb di micotossine, che sono ascrivibili alla più ampia categoria delle aflatossine.
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Le aflatossine si sviluppano in ambienti umidi e caldi, quali a volte possono essere i magazzini di stoccaggio delle merci alimentari. Hanno origine da delle specifiche specie di microfunghi e possono provocare delle intossicazioni alimentari nelle persone.
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Queste situazioni si manifestano qualora qualcuno mangi un alimento contaminato da aflatossine. Le conseguenze più diffuse sono rappresentate dalla comparsa di sintomi evidenti che indicano dei disturbi dell’apparato digerente in corso, come ad esempio vomito, diarrea, nausea e dolori addominali.
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Per fortuna si apprende che le arachidi sottoposte a sequestro non risultavano ancora piazzate all’interno dei punti vendita preposti. Una cosa che del resto avviene spesso quando c’è di mezzo il RASFF, dal momento che l’Ente interviene a livello preliminare intervenendo a livello della distribuzione all’ingrosso.
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