C’è un richiamo alimentare Decò diffuso dalla azienda attiva nella grande distribuzione. Cosa riguarda questo caso urgente.
Richiamo alimentare Decò, la catena di supermercati presente da anni in tutta Italia ha fatto sapere di avere tolto dalla vendita dai propri punti di un preciso articolo. Si tratta di un prodotto ittico, costituito nello specifico da dei frutti di mare.
Il motivo che sta alla base di questo richiamo alimentare da parte di Decò è da individuare in un importante, potenziale rischio per quella che è la salute dei consumatori. Infatti alcuni controlli compiuti su dei campioni di questo prodotto hanno mostrato una eventuale presenza di una contaminazione batterica.
In questo articolo ci sarebbe il batterio che provoca la Escherichia coli, in quantità superiori rispetto a quelle che sono le norme in fatto di sicurezza per i consumatori. Vediamo i dettagli di quello che è questo richiamo alimentare di Decò.
Il prodotto soggetto a questa problematica è costituito da delle cozze (Mytilus galloprovincialis) che recano il marchio “La Mediterranea”. C’è un lotto in particolare che è stato tolto dalle vendite. Si tratta del CO.056.22.
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Richiamo alimentare Decò, i dettagli del caso
Ci sono anche tre date utili per potere riconoscere il prodotto in questione. Sono le seguenti:
- 09/05/2022;
- 11/05/2022;
- 12/05/2022;
La distribuzione di queste cozze contaminate da Escherichia coli ha avuto luogo da parte della azienda Euro Pesca Srl, che ha come marchio di identificazione la sigla CE IT K2Q5F.
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L”invito rivolto a chiunque abbia in casa una o più unità di questo articolo alimentare è quello di non consumare lo stesso e di provvedere subito alla restituzione della merce. Il prodotto va restituito al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto in precedenza.
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In casi di emergenza come questo e che coinvolgono la salute dei consumatori non è necessario esibire anche lo scontrino di acquisto. La contaminazione da Escherichia coli può dare adito al sorgere di intossicazioni alimentari, i cui sintomi più diffusi sono diarrea, vomito, nausea, dolori addominali ed anche un ricovero in ospedale, nei casi più gravi.
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