Ancora paura per i consumatori italiani che sono costretti a fare i conti con un nuovo richiamo alimentare, il quale vede oggetto un prodotto che sta costando caro alla salute degli italiani.
Il 2023 comincia in modo turbolento per i consumatori italiani che sono costretti a fare i conti con diversi richiami alimentari, i quali stanno facendo scomparire numerosi prodotti dagli scaffali dei supermercati in quanto considerati pericolosi per la salute dell’uomo e non solo.
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Prestare moltissima attenzione ai richiami alimentari evita di imbattersi in situazioni scomode come quelle relative all’attacco di listeria che ha colpito diverse confezioni di wurstel in tutta la nazione, il cui contagio ha costretto numerose persone a fare i conti con l’evolversi di una malattia che ha poi richiesto il necessario ricovero in ospedale.
La notizia in questione si sta diffondendo a macchia d’olio in vari magazine dedicati alla cronaca gastronomica e anche alla cronaca quotidiana, dato che in oggetto alla news in questione troviamo un richiamo alimentare che è stato messo in atto per tutti i supermercati interessati e che hanno dei loro scaffali primo prodotto in questione.
Da qualche giorno a questa parte scattato, infatti, il ritiro ufficiale dell’Aringa Sciocca di Il Borgo del Gusto (Friultrota di Pighin), in tutto a seguito di una scoperta relativa alla possibilità di una contaminazione batteriologica per i consumatori qualora decidessero di servirlo nelle loro tavole e degustarlo come se niente fosse.
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Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, il prodotto Aringa Sciocca di Il Borgo del Gusto (Friultrota di Pighin) è stato oggetto di controlli intensi che le hanno poi determinato il richiamo, facciamo riferimento al lotto 200618 con scadenza il 21 dicembre 2023, compenso 150 grammi. Tutti coloro che si rendono conto di avere a casa il prodotto in esame, il consiglio è quello di portarlo preventivamente al supermercato dove è stato acquistato e chiedere o il cambio con una nuova confezione o più semplicemente la restituzione della somma spesa per acquistarlo.
I motivi di richiamo sono da riferire alla scadenza indicata nel lotto 200618 che non dovrebbe essere quella del 21 dicembre 2023 bensì quella del 21 febbraio 2023. Un errore che potrebbe così celare la presenza di un forte rischio batteriologico qualora venisse consumato anche in modo preventivo alla data di scadenza ufficiale.
Nel caso in cui si dovessero presentare qualsiasi tipo di malessere dopo aver degustato il prodotto in questione, ignorando il fatto che fosse oggetto di richiamo alimentare, il consigli è quello di rivolgersi al proprio medico di fiducia e rivelare di aver degustato il prodotto in questione affinché nulla possa essere lasciato al caso.
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