Tolto dagli scaffali un alimento con al suo interno una potenziale grave problematica. Le informazioni sul richiamo alimentare di oggi.
C’è un richiamo alimentare, da oggi non è più possibile acquistare e consumare un prodotto ben specifico. Lo ha fatto sapere il Ministero della Salute, comunicando tutti i dati relativi a questo caso di incongruenza. Per il quale la sicurezza dei consumatori è messa a repentaglio.
Il richiamo alimentare di oggi riguarda un prodotto realizzato in Italia e commercializzato in molti punti vendita del Paese. All’interno della sua notifica, il Ministero invita tutti i consumatori a non mangiare tale articolo.
La motivazione che sta alla base di tutto ciò è da individuare nella possibile presenza del batterio che causa la Listeria monocytogenes. Si tratta di una intossicazione alimentare che può sorgere già dopo poche ore dalla assunzione di un cibo contaminato.
Le sue manifestazioni più evidenti sono rappresentate da dolori addominali, vomito, nausea, diarrea e da altri disturbi tipici del sistema digerente. Di seguito ecco elencate le specifiche per riconoscere il prodotto segnalato nel richiamo alimentare oggi.
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Richiamo alimentare oggi, il prodotto da non mangiare
Il richiamo alimentare riguarda il Vitel Tonné 200 grammi, con marchio “Grastronomia Somasca srl”. Che è anche il nome o la ragione sociale dell’OSA a nome del quale suddetto prodotto è posto in commercio.
Il numero di lotto interessato è il 1513 ed il Marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore è IT 870 CE. Per quanto riguarda l’indicazione che riguarda la data di scadenza od il termine minimo di conservazione, l’indicazione riporta il giorno 28/05/2022.
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Ogni unità di Vitel Tonné ha un peso di 200 grammi e lo stabilimento di produzione è ubicato nella località lombarda di Desio, in provincia di Monza e Brianza.
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Per tutti coloro che abbiano eventualmente acquistato uno o più pezzi di questo articolo alimentare, l’invito è quello di non mangiarlo, dato il richiamo avvenuto a scopo cautelativo.
Lo stesso va riconsegnato al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto, allo scopo di potere ottenere il rimborso della cifra spesa. Il tutto anche senza presentare lo scontrino originario.
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