Una notifica di richiamo alimentare per anisakis riguarda un prodotto commercializzato in Italia. Che cosa rischiano i consumatori.
Un richiamo alimentare per anisakis è stato emanato nel corso delle ultime ore da parte delle autorità di controllo in ambito alimentare. La notifica trae origine da una segnalazione partita dal Rasff.
Quest’ultimo è il Sistema rapido di allerta europeo per la sicurezza di alimenti e mangimi. E copre tutto il territorio inglobato nell’Unione Europea, Italia compresa, nel fare rispettare quelle che sono le norme in materia di sicurezza alimentare.
Il richiamo alimentare per anisakis del quale si ha notizia è contraddistinto da un livello di rischio definito come potenzialmente serio. Il prodotto che è stato segnalato riguardo a tale problematica è proveniente dall’estero ma viene importato in Italia.
L’anisakis è un parassita vermiforme che colpisce diverse specie ittiche e da lì può essere trasmesso anche all’uomo. Da quì l’obbligo da parte del Rasff di dovere intervenire per bloccare l’articolo alimentare indicato.
Richiamo alimentare per anisakis, i dettagli
La specie ittica in cui l’anisakis è stato trovato è rappresentato da dei gronghi freschi. I gronchi sono dei pesci marini che ricordano molto le anguille come forma ed aspetto.
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Come detto l’anisakis è dato dalla presenza di parassiti a forma di vermi, che tra l’altro possono anche raggiungere una lunghezza considerevole. Si insinuano nello stomaco del pesce colpito ma dalle loro carni possono essere assunti anche dall’uomo.
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Il consumo di carne di pesce contaminata da anisakis può quindi esporre ad un rischio non da poco. Anche il solo sospetto che ci possa essere questo tipo di parassita in un prodotto alimentare deve così portare allo stop immediato del consumo.
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In caso contrario si rischia di andare incontro ad una contaminazione con conseguenze sul piano fisico come ad esempio nausea, vomito e diarrea.