Un richiamo alimentare comunicato dal Ministero della Salute avvisa tutti i consumatori del potenziale rischio in corso, i dettagli.
Un richiamo alimentare urgente è stato comunicato da parte del Ministero della Salute. La notifica dell’Ente fa riferimento ad un salume in vendita in diversi supermercati e negozi.
Si tratta del salame che riporta il marchio del Salumificio Zerbini Giovanni & Figli S.N.C. Questo articolo è sottoposto ad una problematica decisamente importante e che non va sottovalutata.
Si tratta della presenza del batterio che provoca la Salmonellosi, con in particolare la viariante della salmonella spp. Un disturbo alimentare dovuto a contaminazione batterica che può portare a conseguenze quali vomito, nausea, diarrea e dolori di stomaco.
La cosa può avere anche dei risvolti ulteriormente negativi, visto che nelle situazioni più urgenti si rende necessario il dovere ricorrere ad un ricovero al pronto soccorso.
Per quanto riguarda il richiamo alimentare in questione, il Ministero della Salute ha diffuso dei dettagli precisi all’interno della circolare che ha emesso nel corso delle scorse ore.
Richiamo alimentare, le indicazioni per riconoscere il prodotto
Possiamo riconoscere questo prodotto andando a controllare il numero di lotto, la data di scadenza o termine minimo di conservazione ed altri dati.
Il lotto interessato è il 261021, il riferimento alla data di scadenza è al 21/01/2022. Tale salame viene posto in vendita in delle unità dal peso di 420 grammi. Lo stabilimento di produzione è ubicato in Emilia-Romagna, nella frazione Ramiola del Comune di Medesano, in provincia di Parma.
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Il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore è CE IT 9/245L. La raccomandazione fatta dal Ministero della Salute a tutti coloro che abbiano eventualmente acquistato questo prodotto che si riferisce ai dati comunicati è quello di non consumarlo per nessun motivo.
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Il salume in questione va restituito al negozio od al supermercato dove è stato acquistato in precedenza. In tal modo si avrà il diritto di potere avere indietro la cifra spesa in un primo momento, oppure si potrà procedere con una sostituzione. E non è necessario esibire lo scontrino di acquisto, dal momento che parliamo di una situazione di emergenza che interessa la salute dei consumatori.
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