In che cosa consiste la notifica di richiamo alimentare emanata dalle autorità preposte, che segnala la presenza di un prodotto contestato.
Un richiamo alimentare ha interessato un prodotto del quale parla il Ministero della Salute. L’organismo di controllo dello stesso, che esamina tutti i prodotti alimentari messi in vendita nel nostro Paese, ha individuato un potenziale fattore di rischio per i consumatori.
Con la cosa che ha portato al richiamo alimentare a scopo precauzionale, per evitare qualsiasi eventuale conseguenza. Ed il Ministero della Salute riporta tutti i dati utili volti al riconoscimento di questo articolo. Si tratta di un prodotto realizzato in Italia.
In base alle informazioni comunicate all’interno di due apposite circolari di richiamo alimentare, apprendiamo come ci siano due specifici lotti con anche due diverse date di scadenza, che non possono più essere messi in vendita. E che le persone che li hanno eventualmente acquistati non devono consumare.
Si tratta dei Pizzoccheri – Preparazione Gastronomica Cotta, come riportato dalla denominazione di vendita.
Richiamo alimentare, le specifiche per riconoscere il prodotto
Il marchio è quello di “Viva la Mamma”, prodotti dalla ditta “Piatti Freschi Italia SPA” all’interno dello stabilimento lombardo di Trezzano d’Adda, in provincia di Milano.
I due numeri di lotto sottoposti a richiamo sono i seguenti, con anche le rispettive date di scadenza o termini minimi di conservazione:
- R672221005 (05/10/2022);
- R652221019 (19/10/2022);
Il marchio che identifica lo stabilimento ed il produttore è IT 1784 L CE. Il motivo del richiamo dagli scaffali di tutti i supermercati e negozi dove questo alimento viene venduto di solito è da individuare in una riscontrata presenza dell’allergene lupino all’interno della lista degli ingredienti.
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Di questo allergene però non vi è traccia in etichetta, per cui tutti coloro che soffrono eventualmente di questa forma di allergia potrebbero avere delle reazioni dopo il consumo. Per tutti gli altri che invece non sono soggetti a tale allergia il prodotto può essere consumato normalmente, nel caso sia già avvenuto l’acquisto.
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Ma per chi è allergico, il prodotto va consegnato al punto vendita di riferimento per potere ottenere un rimborso o la possibilità di una sostituzione con altro. In situazioni come questa non è necessario avere lo scontrino.
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