Il Ministero della Salute ha disposto l’immediato richiamo di alcuni lotti di Kilocal Complex, il famoso integratore che accelera il dimagrimento corporeo. Tutti i dettagli di seguito.
Si moltiplicano i richiami da parte dell’autorità competente riguardo la possibile presenza di un rischio chimico che può provocare danni alla salute dei consumatori. Nei giorni scorsi diversi prodotti sono stati richiamati per lo stesso motivo. Tra questi un altro famoso complesso multivitaminico che spesso viene assunto in questo periodo per potenziare il sistema immunitario. Stiamo parlando delle bustine di Polase, per le quali l’ente ha disposto l’immediato ritiro indicando tutti i dettagli in una nota.
Di seguito anche l’allerta diramata dal sistema di controllo alimentare europeo riguardante alcuni lotti di cozze italiane fresche e pesce spada surgelato proveniente dall’estero. C’è sempre grande attenzione riguardo la qualità degli alimenti, ma è importante che anche il consumatore sia adeguatamente informato circa i rischi che potrebbe correre acquistando o consumando uno dei prodotti segnalati. Vediamo quindi nel dettaglio tutte le indicazioni del Ministero per individuare le confezioni oggetto del ritiro.
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Il Ministero della Salute come anticipato ha diramato una nota con la quale ha disposto il ritiro di alcune confezioni dell’integratore la cui denominazione di vendita è Kilocal COMPLEX 30 compresse. La Ragione sociale dell’OSA con cui il prodotto è commercializzato è Pool Pharma Srl mentre il marchio di identificazione del produttore è Kilocal Complex. Il nome del produttore dell’integratore richiamato è Nutrilinea. Sono due i lotti oggetto del ritiro che riportano i seguenti codici alfanumerici G1E107 e G1D154. Entrambi sono stati lavorati nello stabilimento situato in via Gran Bretagna 1 a Gallarate in provincia di Varese. Le confezioni oggetto del ritiro sono scatole contenenti trenta compresse per un peso di 39 grammi.
La data di scadenza o termine ultimo di conservazione del lotto è maggio 2023. Il motivo per il quale il prodotto in questione è stato richiamato è la sospetta contaminazione da ossido di etilene della materia prima. Nello specifico all’interno del E.S. Fabenol max Phaseolus 20000 U/G. Il Ministero nella nota condivisa raccomanda ovviamente di non consumare il prodotto e di restituirlo immediatamente presso il punto vendita in cui il consumatore lo ha acquistato. L’ossido di etilene è un cancerogeno genotossico dopo un consumo regolare. E per questa ragione non dovrebbero esserci residui in prodotti alimentari in vendita nei mercati europei se non in bassissime dosi.
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