La nota catena di supermercati Iper ha ordinato il ritiro urgente di un prodotto alimentare per il rischio di una contaminazione.
La nota catena di supermercati diffusa principalmente in Lombardia ed altre regioni dell’Italia settentrionale ha emanato un comunicato condiviso dal Ministero della Salute nell’apposita sezione, specificando tutti i dettagli del prodotto alimentare oggetto della disposizione. Fa seguito alla recente nota riguardante invece un altra azienda molto famosa dello stesso settore ovvero ‘Esselunga’ che un paio di giorni fa ha disposto il ritiro dagli scaffali di una zuppa di legumi e verdura fresca.
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Anche in questo caso si tratta di un prodotto di largo consumo, molto apprezzato dai clienti, per il quale come anticipato sussiste un rischio di contaminazione. La catena di supermercati interessata ha prontamente emanato un comunicato ed attraverso l’ente preposto ha diramato i dettagli informativi per mettere subito al corrente gli acquirenti. In particolare oggetto del richiamo da parte di Iper è la ‘Crescia Sfogliata di Urbino’, un prodotto da forno.
Distribuita in confezione trasparente contenente tre pezzi del peso di circa 450 grammi ed identificata mediante il lotto di produzione numero 20.275. La crescia è realizzata per ‘Iper’ dall’azienda ‘Il Panaro Food SRL di Moretti Monia’ ed è commercializzata con il marchio ‘Il Viaggiator Goloso’. Lo stabilimento presso cui è stato confezionato il prodotto si trova ad Urbino in via Mazzacchera. Il termine ultimo di conservazione riportato è il 20 giugno 2020.
Il motivo del richiamo è una contaminazione crociata da soia non dichiarata in etichetta, che potrebbe rivelarsi molto rischiosa per la salute dei soggetti allergici o intolleranti a questo ingrediente. Questi ultimi sono quindi ammoniti a non consumare assolutamente il prodotto e restituirlo immediatamente al punto vendita presso cui è stato acquistato. Diversamente, se siete certi di non soffrire di questa patologia, il prodotto può essere consumato.
L’allergia alla soia può comportare, in caso di ingestione accidentale di percentuali anche minime di questo legume, diversi sintomi in genere lievi che vanno dalla nausea, orticaria, vomito e diarrea. Fino ad arrivare in rari casi a complicazioni importanti quali asma, rigonfiamento della gola, riduzione della ventilazione e choc anafilattico. Per questo motivo è sempre importante verificarne la presenza negli alimenti che acquistiamo e, se si manifesta qualsiasi sospetto relativamente alla sussistenza di questa patologia, procedere al riscontro tramite esami diagnostici. In questo modo eviterete danni, anche gravi, alla vostra salute.
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