Le autorità devono affrontare uno scandalo di grosse proporzioni emerso di recente e che coinvolge raider minorenni nelle compagnie di food delivery.
Rider minorenni, ci mancava solo questa. Sono tante le polemiche che riguardano i diritti dei lavoratori, che in molti casi sembrano non esserci o risultare comunque inconsistenti. Dalle nostre parti ad esempio si sta discutendo da mesi in merito al delicato argomento inerente la introduzione del salario minimo. Ed è incredibile che ancora non sia giunto un accordo in tal senso.
Inoltre il lavoro in nero, lo sfruttamento, la manodopera sottopagata ed il solito giochetto di non mettere mai i propri dipendenti sotto regime di tempo indeterminato per risparmiare sulle tasse (e quando questo sotterfugio proprio non può essere più messo in atto arriva il mancato rinnovo e tanti saluti) sono alcune delle storture che riguardano il mondo del lavoro, soprattutto in Italia. Ora ci mancavano solo i rider minorenni.
Rider minorenni, scoppia lo scandalo
Questa cosa riguarda il Regno Unito e non l’Italia (almeno questo…!). Infatti si è scoperto che alcune compagnie di food delivery molto famose hanno effettivamente assunto dei giovanissimi sotto l’età considerata legale per lavorare. Questo vuol dire che le stesse non hanno effettuato i dovuti lavori richiesti per legge. Ed il Governo presieduto da Rishi Sunak ha alzato la voce contro queste compagnie.
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Il problema in questione però sembra da imputare più ad alcuni di questi stessi rider che alle compagnie di food delivery. Infatti è stata scoperta una pratica per la quale un fattorino in maggiore età che viene regolarmente assunto finisce poi con il “subaffittare” il proprio impiego a dei ragazzini. Così il primo guadagna quanto basta per essere soddisfatto senza lavorare affatto.
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Giro di vite contro gli irregolari
A lavorare sono così dei minorenni del tutto sconosciuti alle aziende che rappresentano. Per quello che è un modo veramente semplice di aggirare la legge. Eppure, approfondendo ulteriormente il discorso, addirittura pare che non ci sia alcuna violazione della legge. Si, perché i rider sono dei lavoratori autonomi in realtà e non dipendono dalle aziende di food delivery da un rapporto di subordinazione.
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Quindi in teoria un rider può subaffittare il proprio posto di lavoro a chiunque. Ovviamente non è legale che lo faccia con un minore. Per questo motivo nel giro di pochissimo tempo verranno introdotte delle precauzioni a questo punto necessarie, con tanto di controllo dell’età, dello status di regolare (molte figure coinvolte sono clandestine) ed anche di riconoscimento con degli scanner facciali.