Eravamo abituati a vedere molti beni alimentari di prima necessità, ma ora diversi alimenti sottoposti ai rincari 2022 scarseggiano.
Rincari 2022, tutto costa di più. Da benzina e diesel alle bollette, con le utenze di gas e di energia elettrica salite alle stelle. E come se non bastasse, anche alcuni generi alimentari fondamentali ora hanno visto il loro prezzo impennare verso l’alto, e di molto.
In questo senso, i rincari 2022 hanno colpito in particolare il grano e la farina. E di rimando quindi anche tutto il cibo che vede questi due ingredienti presenti al loro interno. È il caso della pasta, del pane, dei biscotti...
Tutti loro costano molto di più se messi a paragone con quelli che sono i prezzi del 2021. I rincari 2022 partono a monte e sono da attribuire ai disastri legati al cambiamento climatico e che hanno distrutto parte dei raccolti in tutto il mondo nel corso degli scorsi mesi.
Poi ci si mettono per l’appunto anche le utenze salite al massimo come non accadeva da anni, a causa di convergenze politiche sfavorevoli che si ripercuotono in maniera negativa sull’economia.
Con luce e gas aumentati, anche la produzione industriale deve adeguarsi con costi più elevati, e di conseguenza diminuisce l’offerta, a fronte di una domanda divenuta ora troppo alta. Per cui i rincari 2022 sono la diretta conseguenza del tutto.
Ed ancora, anche i trasporti su gomma rendono tutto più difficile, visto che i carburanti a loro volta costano di più, come non accadeva dal 2014. Ora ci sono forti tensioni tra Russia ed Ucraina, tali da fare pensare ad un vero e proprio conflitto bellico.
Si tratta di due tra i principali esportatori di grano e di mais al mondo, con milioni di tonnellate piazzate nel resto del globo ogni anno. La sola Italia prende proprio dai due Paesi il 64% di grano, e poi il resto della percentuale che la fa arrivare al 90% dal Canada.
Si, la pasta italiana è fatta per la stragrande maggioranza dei casi da grano estero. Ma il problema è anche e soprattutto di molti Paesi africani, che dipendono da Russia ed Ucraina per l’import delle loro derrate alimentari, essendo molto poveri.
I rincari 2022, restando a casa nostra, vedono il pane aumentare in alcuni casi anche a 6 euro al chilo. La pasta è salita del 25%, cosi come le farine di grano tenero. Mentre la semola di grano duro si avvicina pericolosamente al doppio del proprio prezzo del 2021, con il suo + 80%.
Infine a salire sono anche burro (70%), uova (40%), semola di riso (45%) oltre che alcune materie prima per gli imballaggi industriali, come carta, vetro e plastica. Atro fattore che ha fatto aumentare i costi dei beni di prima necessità al supermercato.
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