Andremo, come sempre, del resto, inevitabilmente incontro ai soliti rincari a Natale. Che cosa andremo a pagare di più.
Il periodo natalizio è tradizionalmente associato a festeggiamenti, riunioni familiari e abbondanti banchetti. Tuttavia, quest’anno, le festività sembrano portare con sé non solo gioia, ma anche rincari significativi per la spesa alimentare.
I consumatori italiani stanno già facendo i conti con l’aumento dei prezzi, e le previsioni per il Natale di quest’anno non sono delle più rosee. Che cosa dobbiamo aspettarci esattamente e quali saranno i prodotti che subiranno gli aumenti maggiori?
Negli ultimi mesi il carovita ha colpito duramente le tasche degli italiani. Secondo le ultime stime, i prezzi al consumo sono aumentati mediamente del 6-8% rispetto allo scorso anno, con punte che superano il 10% per alcuni prodotti alimentari.
Questo trend, come afferma il Codacons, è il risultato di diversi fattori, tra cui l’aumento dei costi di produzione, il caro energia e le difficoltà nella catena di approvvigionamento. Nonostante un certo rallentamento dell’inflazione, le festività di fine anno porteranno inevitabilmente a un incremento dei prezzi.
Rincari di Natale, cosa costerà di più?
In particolare, ci sono alcuni prodotti che si prevede subiranno rincari significativi durante il periodo natalizio. Tra questi troviamo:
Carni e salumi. I prodotti a base di carne sono tra i più colpiti dai rincari. Il costo del pollo, del maiale e della carne bovina è aumentato notevolmente. Secondo le associazioni dei consumatori, i prezzi della carne potrebbero aumentare fino al 15% rispetto allo scorso anno. Questo si riflette non solo nel costo di un classico arrosto natalizio, ma anche nei salumi, che sono un elemento essenziale delle tavole festive.
Prodotti da forno e dolci. Le tradizionali focacce, panettoni e altri dolci natalizi non sono esenti da aumenti. I costi degli ingredienti, come farina e zucchero, sono aumentati, portando a un rincaro che potrebbe toccare il 10-12%. Questo significa che le famiglie si troveranno a pagare di più per i dolci che arricchiscono le feste, creando una pressione aggiuntiva sui budget.
Frutta e verdura. Il settore ortofrutticolo sta vivendo un periodo difficile, con prezzi in aumento a causa di fattori climatici e di produzione. Le stime indicano un aumento del 5-10% per frutta e verdura, che potrebbero diventare un lusso per alcune famiglie. Prodotti come le arance, tipiche delle festività, potrebbero vedere un aumento significativo, rendendo le tradizionali macedonie di frutta più costose.
Come far fronte agli aumenti
Bevande alcoliche e spumanti. Le feste natalizie non sarebbero complete senza un brindisi. Tuttavia, anche il costo delle bevande alcoliche, inclusi spumanti e vini, è in crescita. I rincari potrebbero arrivare fino al 8-10%, influenzando i consumi durante il periodo delle festività.
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Con l’aumento dei prezzi, molte famiglie italiane si trovano di fronte alla necessità di rivedere i propri piani per le festività. Alcuni potrebbero optare per ridurre le quantità di cibo acquistato, mentre altri potrebbero scegliere di modificare i propri menu per contenere i costi.
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La tradizione del cenone di Natale, che prevede un abbondante assortimento di piatti, potrebbe subire delle modifiche, con un ritorno a ricette più semplici e meno costose. Per affrontare i rincari di Natale, i consumatori possono adottare alcune strategie.
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Ad esempio, è consigliabile pianificare la spesa in anticipo, approfittando di eventuali offerte e promozioni. Inoltre, optare per prodotti di stagione e locali può aiutare a ridurre i costi. Infine, il confronto dei prezzi tra diversi negozi e supermercati è un modo efficace per risparmiare.