Un comunicato da parte dell’Ente ufficiale governativo sulla Sanità riferisce di un rischio microbiologico in un articolo venduto nei supermercati. Di quale si tratta.
Un rischio microbiologico è il motivo per il quale il Ministero della Salute ha provveduto ad effettuare un richiamo alimentare nel corso delle ultime ore. Il provvedimento è avvenuto a scopo cautelativo in quanto c’è la possibilità che i consumatori possano andare incontro a dei possibili rischi.
E come vogliono la prassi e le norme attualmente vigenti in tutta l’Unione Europea in fatto di sicurezza alimentare, l’articolo che è rimasto coinvolto dal possibile rischio microbiologico è stato tolto dalle vendite, per quanto riguarda l’unico lotto in cui questa problematica è risultata potenziale.
Tutti gli altri lotti dello stesso prodotto invece sono perfettamente salubri ed idonei al consumo. Per quanto riguarda questa specifica unità però le persone che lo hanno acquistato nel corso della loro spesa recente sono tenute a seguire le indicazioni fornite dal Ministero della Salute.
Questo devo portare alla restituzione delle unità del lotto indicato di seguito, che vanno portate al supermercato od al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto. Così facendo sarà possibile ottenere il rimborso di quanto speso in precedenza oppure una sostituzione.
Rischio microbiologico, qual è il prodotto richiamato
Il rischio microbiologico in questione non è specificato, ma a quanto pare alcune analisi su dei campioni di prodotto hanno evidenziato la presenza di un agente patogeno ritenuto potenzialmente nocivo per la salute delle persone.
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Il prodotto è costituito dal Canestrato di Toto’, un tipo di formaggio che riporta la marca di CPF Soc. Coop. Produttori Formaggi. Tale denominazione coincide anche con l’Osa sociale di messa in vendita di tale prodotto e con l’azienda produttrice.
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Il cui stabilimento di produzione è situato a Vetralla, in provincia di Viterbo. Ogni forma ha un peso che va da 1,8 kg a 2 kg e le unità richiamate appartengono tutte al lotto 06/04/2023, con data di scadenza o termine minimo di conservazione al 06/12/2023.
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Bisogna attenersi a queste indicazioni rilasciate dal Ministero della Salute per non incorrere in dei possibili imprevisti che potrebbero culminare in una intossicazione alimentare.