Mangiare riso in bianco per combattere l’influenza intestinale è certamente corretto, ma deve essere fatto nel modo giusto: scopri come in 10 minuti
Cosa fare quando abbiamo problemi di stomaco, quando siamo influenzati e non abbiamo voglia di mangiare, o quando siamo a dieta? C’è un piatto che mette d’accordo tutti, perché il riso in bianco si cucina in fretta e fa bene. Ma davvero è sempre così? Facciamo un po’ di chiarezza prima di prepararlo.
In effetti i primi due esempi sono validi, il terzo un po’ meno e c’è un motivo molto preciso anche se molti non lo sanno. In effetti il riso al naturale contiene una certa dose di calorie e soprattutto alza alla grande anche il picco glicemico.
Quindi il riso in bianco fa sicuramente bene per combattere l’influenza intestinale e quindi mal di stomaco e diarrea. Ma sbaglia chi lo considera un piatto leggero in assoluto. Ogni 100 grammi di prodotto infatti sono 130 calorie, molto più ad esempio della stessa quantità di verdure grigliate. E l’indice glicemico può arrivare, a seconda della cottura, fino ad un picco di 130-140.
Ecco perché, se vogliamo ascoltare gli esperti, c’è da fare una scelta che ci cambia la vita. Invece del riso classico, bisogna puntare sul riso integrale, come il riso Venere o il riso rosso che sono ideali anche per la dieta.
Ma c’è anche un altro particolare che non tutti conoscono e invece cambia tutto. Bisogna prendere l’abitudine di leggere bene le etichette del riso prima di acquistarlo. Le varie tipologie sono divise in riso Lungo A, quello più indicato per il risotto e Lungo B che invece è consigliato per le insalate, Ma non solo, perché il Lungo B è anche ideale per la preparazione del riso in bianco perché mantiene i suoi chicchi sgranati e separati.
Ora che sappiamo tutto, come si prepara il riso in bianco per combattere l’influenza intestinale?
Calcoliamo due manciate di riso Carnaroli, Arborio o Roma a persona. Questo perché il riso bollito ha una resa minore rispetto al risotto e quindi meglio metterne un po’ di più. Poi calcoliamo anche l’acqua e il sale: la proporzione corretta è 1,5 litri ogni 100 grammi di riso ma anche 10 grammi di sale grosso ogni litro di acqua.
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Quando l’acqua avrà raggiunto il bollore, versiamo il riso e mescoliamo. Da quando il bollore sarà ripreso, calcoliamo 12-13 minuti e assaggiamo il riso. Appena è cotto lo scoliamo e lo condiamo con un filo, ma proprio un filo, di olio extravergine d’oliva e una bella manciata di parmigiano o grana grattugiato che non ci fa male. Vogliamo tagliare i tempo di cottura? Allora microonde, mettendo il riso in un contenitore adatto, con l’acqua a filo l’acqua. Accendiamo ad una potenza di 700 W per 10 minuti e il riso è pronto.
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