Una grossa rissa al bar tra turisti e camerieri è scoppiata all’improvviso dopo che è successo qualcosa di inatteso.
Rissa al bar tra turisti e camerieri, una tranquilla mattinata in uno dei posti più belli e visitati d’Italia è stata sconvolta da quanto avvenuto in uno dei posti che occupa una posizione di rilievo. E la causa di tutto questo è davvero di quelle da annoverare tra le assurdità che però possono verificarsi in certi contesti. L’episodio ha fatto molto discutere e se ne parla non poco sul web. Che cosa è successo e come mai questa rissa al bar tra turisti e camerieri si è verificata senza che si potesse fare qualcosa per evitarlo.
Rissa al bar tra turisti e camerieri
Il brutto episodio è accaduto a Venezia, nella centralissima piazza San Marco. Teatro dello scontro tra un gruppo di visitatori della città lagunare ed il personale del locale è stato il Gran Caffè Chioggia. Chi ha assistito alla scena ha confermato di spintoni e ceffoni, con anche alcune sedie che sono state scagliate in aria. Il nervosismo insomma si è fatto palpabile.
Motivo della discussione è stato il diniego del bar di consentire ai turisti di potere utilizzare i bagni senza consumare. A questo no i visitatori pare che abbiano dato in escandescenze, con tutta probabilità anche per via del fatto che c’era una urgenza fisiologica impellente in corso. Questi turisti non sono italiani ma hanno provenienza dall’estero, con la vicenda che è accaduta domenica 24 settembre.
La sentenza del Tar parla chiaro
Inutile dire che le non poche persone che hanno visto quanto accaduto sono rimaste esterrefatte da un qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato. Ci sono anche diversi video che sono finiti sui vari social network. La cosa poi ha anche portato al sorgere degli immancabili partiti dei guelfi e dei ghibellini, per i quali c’è chi ha dato ragione al Gran Cafè Chioggia ritenendo giusto il fatto di fare usare i bagni solo ai propri clienti. E chi invece ha fornito solidarietà ai turisti, pur non condividendone i modi.
Eppure va precisata una cosa: c’è una apposita sentenza emessa in passato dal Tar della Toscana per la quale i bagni dei locali pubblici possono essere concessi solamente a chi acquista qualcosa, e quindi non a titolo gratuito. La motivazione di ciò è che per i gestori la cosa potrebbe rappresentare una spesa eccessivamente onerosa.