Un ristorante paga i camerieri 3 euro l’ora e subito partono le discussioni su come in Italia ci siano tante cose che non vanno.
Ristorante paga i camerieri 3 euro l’ora, con la cosa sbandierata dallo stesso locale in un annuncio lavorativo volto a trovare personale. E la cosa suscita delle reazioni di avversione più che legittime, facendo allo stesso modo capire a chi di dovere che serve assolutamente mettere nero su bianco per quanto riguarda la presenza del salario minimo. Altrimenti ci saranno sempre episodi come questo, che assieme a pagamenti in nero ed evasioni rappresentano uno dei grandi problemi che riguardano il mondo del lavoro.
A rendere nota questa aberrante situazione del ristorante che paga i camerieri 3 euro l’ora è l’Onorevole Francesco Emilio Borrelli, deputato alla Camera di Alleanza Verdi-Sinistra. Il politico ha pubblicato a mezzo social lo screenshot di una chat tenuta dal titolare di un ristorante con un candidato che puntava a trovare un lavoro per portare a casa un minimo di stipendio.
Ristorante paga i camerieri 3 euro l’ora, è ora di dire basta a questi sfruttamenti
Tre euro all’ora porterebbero a fruttare 30 euro al giorno con un orario di 10 ore di lavoro. Che ammontano a 900 euro al mese considerando la mancanza di un giorno libero a settimana, cosa che sicuramente avviene con soggetti che sfruttano i loro dipendenti. Altrimenti lo stipendio mensile sarebbe di 720 euro. Per una cosa che è del tutto inaccettabile. Il locale in questione è un ristorante giapponese di Napoli indicato come famoso.
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L’orario proposto dal titolare prevede proprio dieci ore di lavoro giornaliere con orario dalle ore 11:00 alle ore 15:00 e dalle ore 18:00 alle ore 24:00. Ma con giornata interna, quindi senza potere fare pausa nel mezzo. Appare evidente come la situazione equivalga ad uno sfruttamento sottopagato bello e buono. E che stona in maniera evidente con le lagnanze che molti gestori anche famosi hanno manifestato quando dicevano che non riuscivano a trovare camerieri disposti al sacrificio ed a lavorare. Se il lavoro è questo però…
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Uno stipendio da fame
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Con 750 euro è impossibile essere autonomi e vivere da soli. E c’è la necessità di potere vedere affiancata a questa entrata uno stipendio ulteriore che possa essere simile. O si vive con un partner che ha un lavoro simile – ed in quel caso comunque le cose non sarebbero comunque semplici – o si continua a vivere in famiglia.