Come fare per tornare a godersi una pizza o una cena fuori casa? Queste le regole da seguire per i ristoranti aperti dallo scorso 18 maggio.
Ora che ci sono bar e ristoranti aperti, abbiamo la possibilità di andare fuori casa per un pranzo od una cena. Ma ovviamente la situazione non sarà come quella che finora abbiamo conosciuto. L’epidemia è ancora in corso nonostante il virus sia in frenata.
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Ma questo è avvenuto grazie alle misure di sicurezza dettate dal Governo ed al senso di responsabilità della maggior parte degli italiani (non tutti, purtroppo). Ma basta poco per ripiombare nell’incubo vissuto a marzo ed aprile. Perciò servirà convivere con il covid nei prossimi mesi. E per questo motivo occorre ancora continuare a seguire le norme di sicurezza che abbiamo imparato a conoscere bene. Nei ristoranti aperti e nei locali quali pub, bar, trattorie, pizzerie e simili, le distanze tra i posti a sedere dovranno garantire un minimo di un metro tra i vari clienti.
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Ristoranti aperti, quali sono le regole da seguire
Fanno eccezione le persone facenti parte dello stesso nucleo familiare, con distanze comunque soggette ad essere ridotte qualora ci sia la presenza di barriere fisiche quali pannelli trasparenti in plexiglass. Tra i vari tavoli invece ci vorranno almeno due metri di spazio gli uni dagli altri, con l’obbligo per tutti di indossare la mascherina. Tranne ovviamente quando si tratterà di mangiare. Poi andranno privilegiati gli spazi all’aperto, proprio perché ritenuti più sicuri rispetto a quelli al chiuso. Niente da fare per i buffet, che per motivi di sicurezza sono ora del tutto aboliti per via di cibo e posate condivise. Lo stesso vale anche per in contenitori di condimenti da usare in comune. Questi vanno sostituiti con condimenti monodose e monouso.
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Misure di cautela continue per garantire la sicurezza di clienti e personali
Dopo ciascun pasto poi ogni tavolo e postazione vanno igienizzati. Mentre quotidianamente i locali vanno sanificati. Cambiano anche i menu: saranno sostituiti da fogli più pratici ed intellegibili, plastificati e più facilmente disinfettabili. Senza dimenticare la possibilità di potere consultare il proprio smartphone per conoscere le pietanze del giorno, per quei locali che si adegueranno in tal senso. Anche il personale di cucina e di sala si adatterà con mascherine ed igienizzazione delle mani. I ristoranti dovranno conservare i nomi di chi prenoterà un posto anche per i 14 giorni successivi alla consumazione. Questo per potere facilitare eventuali operazioni di tracciatura di persone che risulteranno positive. E come in altre occasioni, anche i locali dovranno avere colonnine con gel disinfettante per le mani. Potrà anche essere rilevata la temperatura corporea dei clienti.
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