Le bottiglie di bollicine che avanzano aperte non si buttano, ma si conservano: lascia perdere le leggende, devi fare così
In cucina ci sono tanti tipi di avanzi. Con la carne, con la pasta, con le verdure rimaste in frigo inventi moltissimi piatti, sempre nuovi e interessanti, stimolano la tua fantasia. Ma cosa fare quando avanzi nella bottiglia il prosecco, lo spumante o lo champagne?
Succede soprattutto dopo le feste o dopo grandi pranzi in compagnia. Apriamo bottiglie, facciamo saltare tappi. Poi però qualcuno resta mezza piena, o comunque con una quantità di prosecco o champagne che ci consiglia di non buttarlo, Intendiamoci, non è tanto per il prezzo in sé, ma soprattutto perché buttare via è sempre uno spreco.
Il primo aspetto fondamentale è fare bene i calcoli. Se siamo in quattro a tavola e apriamo subito due bottiglie di bollicine, anche conservandole belle al fresco in un cestello con il ghiaccio, è un’esagerazione. Non possiamo costringere gli altri a bere per forza, anche se gli esperti consigliano di finire le bottiglie dove resta poco liquido
Tutte le bollicine, italiane o straniere, devono essere consumate prima possibile una volta che abbiamo stappato. Questo perché il contatto della bottiglia con l’aria produce un’ossidazione delle bollicine e questo porta a una riduzione del sapore. In pratica è quella sensazione che abbiamo ogni volta che beviamo qualcosa di sgasato.
E qui arriva il primo problema, o meglio il primo errore che commettono molti. Hai mai sentito parlare del cucchiaino nel collo della bottiglia aperta? In realtà solo una leggenda popolare perché non sderve veramente a nulla.
Questo perché quando la bottiglia è sigillata dal produttore, la pressione dell’anidride carbonica all’interno è più alta della pressione atmosferica. Appena apriamo però, l’anidride carbonica gassosa che si trova sotto il tappo esce fuori e il prosecco, lo spumante o lo champagne entrano a contatto con l’aria. Quindi è fatale che poco alla volta il liquido si sgasi.
Prosecco o champagne aperti, ecco come si conservano correttamente
Cosa fare quindi per conservare al meglio le nostre bollicine aperte? Te lo dico subito, anche solo il giorno successivo il sapore non sarà proprio lo stesso ed per questo meglio se le finiamo subito. Però c’è un modo semplice per mantenere tanta bontà .
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Per non disperdere tutto il piacere della frizzantezza, tappa sempre la bottiglia, anche quando è ancora a tavola. Non ti serve un attrezzo professionale, basta anche solo un tappo di plastica a patto che sia ermetico.
In commercio, nei negozi di casalinghi oppure nelle cantine che vendono vino e bollicine, se ne trovano molti. Sono i cosiddetti ‘stopper’, tappi di varie dimensioni e spessori. Devi solo cercare quello adatto alle tue bottiglie, facendoti anche consigliare.
Dopo aver tappato di nuovo la bottiglia, questa deve essere tenuta al fresco ma non necessariamente in frigorifero. Il posto ideale è la cantina, il garage oppure un angolo freddo della dispensa con temperature comprese tra i 7°C e i 12°C. Se invece scegliamo il frigo, la temperatura ideale è tra i 5° e i 7°.