Sale, pepe e fantasia forse a molti di voi non dirĂ nulla. E’ l’emblema di una generazione, di un pubblico e di un gusto culinario diverso. Anche un pĂ² scontato forse come nome, ma certamente originale per la proposta televisiva, all’epoca quasi alternativa. Stiamo parlando semplicemente di una trasmissione di cucina, forse la prima in assoluto a far conoscere agli italiani un modo diverso di preparare il cibo. La protagonista era Wilma De Angelis, ex cantante quasi del tutto estranea ai meccanismi tecnici culinari. In poco tempo seppe farsi amare e seguire da un pubblico prevalentemente femminile. In un periodo in cui molte donne erano ancora esclusivamente casalinghe, l’idea era senza dubbio unica nel suo genere, tanto da convogliare una inaspettata audience che lo rese popolare.
Sale, pepe e fantasia: come si cucinava vent’anni fa
Le mani di Wilma erano sapientemente guidate dallo chef Giovanni Fenini, che puntata dopo puntata le insegnava come realizzare piatti veloci con ingredienti freschi. Nulla era preparato prima, tutto avveniva al momento, con tutti gli imprevisti del caso. Dietro al bancone la De Angelis, con il volto sorridente, espressione della perfetta padrona di casa, così familiare e rassicurante. Era il principio dei cooking show ed andĂ² avanti per quasi vent’anni. Successivamente ha avuto inizio il tripudio dei programmi di cucina e via con i vari La Prova del Cuoco, Benedetta Parodi fino a Masterchef. Oggi non c’è canale televisivo che non preveda nel palinsesto almeno uno spazio dedicato alle ricette: gli italiani amano il cibo. Forse gli italiani sono il cibo, per eccellenza. Qualcosa che tutti credono di poter copiare, ma nessuno ci riesce.