“Col #MeToo troppo spesso si perde il controllo”. A Sanremo 2020 Antonella Clerici ci sarà, intanto difende Amadeus dalle critiche ed invita alla calma.

Sanremo 2020 Antonella Clerici
Sanremo 2020 Antonella Clerici FOTO ricettasprint

A Sanremo 2020 ci sarà anche lei, Antonella Clerici. L’ex conduttrice de ‘La Prova del Cuoco’ c’era già stato, sul palco del Teatro Ariston. Dapprima nel 2005 come spalla di Paolo Bonolis, poi nel 2010 come presentatrice e volto principale della più importante manifestazione canora italiana. “È pò come gli Oscar, e Sanremo 2020 non fa eccezione. A volte vinci come attore protagonista, altre come non protagonista. Altre ancora sei tu a premiare gli altri. Ed è proprio ciò che è successo a me”, afferma lei al Corriere della Sera nel corso di una intervista. “L’anno scorso poi sono già stata qui con ‘Sanremo Young’, e prima ancora con ‘Ti Lascio una Canzone’. Mi ha portato fortuna. Non mi tremano le gambe, anche perché vado lì senza pressioni né aspettative. Amadeus mi ha contattata prima di Natale, facendomi capire di fare parte del gruppo di amici che saranno al suo fianco ad aiutarlo. L’obiettivo è divertirsi, e ho accettato subito proprio per questo motivo”.

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Sanremo 2020 Antonella Clerici: “Quando condussi io tutti mi dissero ‘No Grazie’, poi…”

Proprio l’esatto contrario di ciò che accadde alla Clerici a Sanremo. “Nel 2010 quando lo condussi io, a tante chiamate fatto avevo ricevuto solo dei no. Nessuno credeva nel mio lavoro e c’era la percezione che quello sarebbe stato un Festival di passaggio. Alla fine piacque e fu un successo, ma io non volli rifarlo. Non sono una presentatrice ‘classica’, magari faccio le cose male, ma le faccio e rischio. Voglio lavorare però con delle idee”. Quest’anno è particolare per ‘Antonellina’. Viene da un anno in panchina, interrotto a dicembre con la presentazione dello Zecchino d’Oro. “Ora vado a Sanremo 2020 con un senso di gratificazione. In vita mia ho già fatto molto più di quello che sognavo. Ma si, so di essere stata messa da parte. Non mi aspettavo di restare ferma dopo ‘La Prova del Cuoco’. Almeno ho potuto coltivare il rapporto con la gente. Poi si può anche essere dei vip non amati. Il l’amore col pubblico lo avverto in maniera forte”.

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Grazie @chiara_maffioletti @corriere ❤️il mio pensiero su Sanremo e dintorni

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“Il rapporto con la Rai è migliorato”

“Ora comunque con la Rai va meglio e non mi sento più sopportata che supportata. Dopo Pasqua mi vedrò col direttore di Rai 1, Coletta, e parleremo. A giugno mi scade il contratto e vedremo cosa fare. Di offerte comunque non ne ho mai ricevute così tante, ma la mia priorità è restare in Rai. Insieme prenderemo la scelta giusta per entrambe le parti. Non ho più alcuna smania. Finisse tutto anche domani lo accetterei con serenità”. La Clerici poi difende Amadeus dalle critiche eccessive che lo hanno travolto nelle ultime settimane. “Dico che bisogna abbassare i toni ed aiutarsi. Amadeus veniva da due ore di conferenza e la stanchezza gli avrà tirato un tiro mancino. Si è incartato un pò, ma a me come donna ha dispiaciuto la baraonda che ne è conseguita. Non possiamo buttare tutto nel calderone, ci sono battaglie e battaglie ed occorre fare una distinzione. Ok al #MeToo, ma senza perdere di vista la percezione della realtà”.

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“Critiche eccessive dal #MeToo ad Amadeus”

“Una semplice parola sbagliata non deve scatenare automaticamente il fuoco incrociato su chi la dice. Prima occorrerebbe riflettere sul fatto se reagire in un certo modo sia giusto o sbagliato”. Amadeus si era riferito a Francesca Sofia Novello (fidanzata di Valentino Rossi ed anch’ella presente a Sanremo 2020, n.d.r.) come di “una compagna che sa stare un passo indietro”. Alcuni l’hanno vista come una sorta di subordinazione e di sottomissione alla figura maschile in generale per tutte le donne. “Occorre sdrammatizzare, magari anche fare ironia. Basta gridare sempre ‘al lupo, al lupo’. Che poi ci sono pure donne che hanno scavalcato le dirette rivali utilizzando comportamenti poco consoni, e rivolgendosi al potente di turno con secondi fini. Quando capitava a me, me ne andavo”. Ma la televisione è un ambiente maschilista? “No. Nei quadri dirigenziali ci sono più uomini, ma davanti alle telecamere le donne sono tante”.

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