Noemi è una delle indiscusse protagoniste del Festival di Sanremo 2022 e la sua forma fisica smagliante super chiacchierata dai fan… ma quanti chili ha perso davvero la cantante con la sua dieta?
Già nel 2021 la trasformazione di Noemi non era passata inosservata ai suoi fan, i quali hanno visto l’artista cambiare completamente aspetto e reinventarsi sotto ogni punto di vista, sfoggiando un nuovo look e una forma fisica invidiabile. Allo stesso modo, per Sanremo 22, l’attenzione dei media si concentra proprio su Noemi e la sua dieta.
A far discutere il web in queste ore, infatti, troviamo lo strabiliante risultato che Noemi è riuscita ad ottenere per sé stessa e che ha lasciato fan e follower senza parole. Vi siete mai chiesti, dunque, quanti chili sia riuscita a perdere davvero l’artista durante il suo percorso alimentare?
Quanti chili ha perso Noemi prima di Sanremo?
La risposta a questa domanda l’ha data la nutrizionista che ha seguito Noemi durante il suo percorso alimentare. La cantante, dunque, nel 2021 è riuscita a perdere ben 15 chili grazie all’aiuto della dottoressa Monica Germani, da qualche settimana in libreria con il libro La tua dieta sei tu.
La dottoressa, parlando della cantante attualmente in gara a Sanremo 22, a Il Fatto Quotidiano ha dichiarato: “Il dimagrimento forte di solito avviene nei primi mesi. Poi c’è il consolidamento delle abitudini, infine la liberazione: l’autonomia nella gestione del cibo. Noemi è stata coraggiosa: ha fatto tabula rasa del suo modo di approcciare al cibo. Si è rimessa in gioco anche interiormente”.
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La dieta di Noemi
La dottoressa Germani, comunque sia, non è entrata nel merito del dettaglio del menù che ha arricchito la dieta della cantante Noemi, parlando comunque di un regime calibrato dove a giocare un ruolo importante è anche lo sport.
Da tempo, secondo quanto reso noto dalla dottoressa Germani, infatti, sembrerebbe che Noemi alla dieta abbia allegato l’allenamento sportivo Tabata: “Noemi lo ha scoperto da sola e lo ha sentito subito suo. Vede, la mia filosofia non è costruire stili di vita non condivisi, al contrario, un percorso in linea con il carattere e la personalità del paziente. Se una persona vive fra il divano e la poltrona mangiando hamburger e patatine non riuscirò a portarla in palestra, se non per qualche giorno. Poi il corpo si ribellerà e la frustrazione sarà inevitabile”. Infine: “Meglio allora bilanciare le dosi, sostituire le patatine fritte con quelle ipocaloriche. Prevedere esercizi fisici da divano mentre si guarda la tv. Ciò che conta è la costanza”.
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