Sara Brancaccio si lascia andare a un duro sfogo sui social, affermando di sentirsi in gabbia e non solo. Il lungo messaggio della blogger arriva sui social.
Nel corso degli anni Sara Brancaccio ha realizzato molto dei sogni che teneva custoditi nel cassetto, avviando così una bellissima carriera nel mondo della cucina a metà tra i social e la televisione.
La blogger, anche in occasione di varie interviste, ha avuto modo di spiegare come nel corso degli anni abbia anche imparato curare in ogni dettaglio la sua immagine sui social, pubblicando delle fotografie perfette e ben lavorate… il tutto fin quando non ha condiviso uno scatto che, inaspettatamente, ha scatenato la polemica come la stessa ha spiegato nel suo post su Instagram: “È capitato qualche mese fa di pubblicare una storia con una foto scattata senza pensare troppo alla qualità e ai colori, solo perché volevo farmi un selfie con il mio babbo. C’è stato mi ha fatto notare come quella foto fosse più ‘scarsa’ rispetto a quelle che di solito posto”.
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Sara Brancaccio “In gabbia” | La risposta della blogger
I messaggi in questione, dunque, hanno davvero ferito Sara Brancaccio che successivamente si è lasciata andare a un’attenta riflessione riguardante il modo in cui, nel tempo, i social influencer siano diventato un punto di riferimento e non solo. La blogger, infatti, nel suo messaggio continua scrivendo: “Sono rimasta di stucco perché devo essere libera di postare cosa voglio, con chi voglio anche se non è la foto del secolo. Poi, ho riflettuto e capito che chi ha una buona community sui social, non per forza da milioni di followers, è comunque un punto di riferimento al quale alcune persone aspirano e dobbiamo stare attenti a cosa mostriamo e a come lo facciamo”.
Sara Brancaccio, in seguito, conclude il suo messaggio lasciandosi andare al seguente sfogo: “Il modo in cui funzionano i social adesso è velenoso, una gabbia che ti obbliga a fare le cose dove, come e quando vuole lui perché se non lo fai sei penalizzato e questo va a discapito della spontaneità”. Infine: “Mi sono chiesta se fra 10 anni saremo ancora qui a impazzire per sistemare i colori di una foto e a scattarci il selfie più finto della storia. Non lo so. Per questo sto cercando di guardare un po’ più in là per costruire qualcosa che duri nel tempo per me, ma soprattutto per voi”.
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