Un nuovo racconto d’amore anima la pagina di Sara Brancaccio, qui dove racconta e evento che succedeva sei anni fa e che riguarda la sua bellissima bambina. Un racconto, questo, costellato da emozioni di ogni tipo e paure inaspettate per la blogger che si accingeva a diventare mamma per la prima volta.
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Un lungo racconto quello fatto da Sara Brancaccio attraverso il quale racconta la maternità da un altro punto di vista, resa unica da tanto amore ma minata dalla paura di un qualcosa alla quale non si è preparati. No a caso, ecco che nella sua pagina Instagram la blogger si lascia andare al ricordo del momento esatto in cui la figlia, sei anni fa, finalmente tornata a casa: “Dopo quasi 1 mese di ospedale fra Genova e Pisa tornammo finalmente a casa. È la prima foto appena entrati in casa, le nostre mani intrecciate, e ancora mi emoziona”. Sara Brancaccio, successivamente, raccontando la sua vita da mamma ha poi continuato spiegando quali sensazioni l’hanno accompagnata dal momento in cui la figlia è venuta al mondo: “Conosco gli occhi di quei genitori che hanno imparato a vedere il proprio figlio a distanza perché troppo fragile per poterlo portare a casa. Che vivono le giornate in funzione del peso, quando ogni grammo in più è una conquista, un passo verso il ritorno alla normalità”.
Quelle che dovevano essere settimane piene di gioia, si sono trasformate subito in altro, come la stessa Brancaccio sottolinea: “Ci vuole determinazione, coraggio, amore per affrontare quello che credevi fosse il periodo più bello, ma che si è trasformato in un piccolo incubo”.
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In diverse occasioni Sara Brancaccio ha avuto modo di spiegare come abbia deciso di chiudere la sua backery per dedicarsi totalmente alla figlia, che in quel momento aveva bisogno di tutta l’attenzione della propria mamma in una fase delicata della sua vita appena iniziata.
Sara Brancaccio, senza entrare troppo nei dettagli, nel post pubblicato nella sua pagina Instagram ha poi continuato così il suo racconto: “Nessuno ti prepara a questo. Hai sempre visto quei bambini così grandi e sani e ti chiedi perché sia capitato a te. Poi capisci che può succedere, che il destino ci mette lo zampino e ti chiede un po’ di coraggio in più. Che ci sono ottimi medici in grado di aiutarti e di fare il possibile per voi”. La blogger ha poi concluso scrivendo: “Sono certa che tutta quella forza di quei momenti arrivi ai nostri figli e per questo li chiamano “guerrieri”. Combattono sin dal primo giorno in cui hanno visto la luce, con nessun’arma se non l’amore dei propri genitori. Un abbraccio a chi come noi ha vissuto di attese, di skin therapy, di pasti programmati, di tutine troppo grandi e di latte in polvere sin dal primo giorno”.
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