Non si placa lo scandalo che ha coinvolto la famosa azienda Buitoni: salgono a due i decessi collegati al consumo delle pizze surgelate ed aumenta la paura tra i consumatori.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare quello che sta accadendo negli ultimi giorni e soprattutto che in una situazione simile potesse finire un’azienda di produzione italiana tanto famosa in tutto il mondo.
Eppure è così, non sempre un marchio noto è sempre sinonimo di qualità e sicurezza alimentare: i dettagli trapelati, fanno accapponare la pelle e cresce la paura tra i consumatori che hanno recentemente consumato il prodotto in questione.
Buitoni sotto accusa, due i bambini morti dopo il consumo: ecco tutti i dettagli sui prodotti
Una faccenda che ha veramente dell’incredibile ed ha lasciato tutti sotto shock. La stessa azienda non si spiega come sia potuto accadere ed ha voluto dire la sua con un comunicato che però ha fatto infuriare ancora di più i consumatori. Procediamo però per gradi. Tutti abitualmente compriamo prodotti surgelati, per comodità o semplicemente per soddisfare una voglia improvvisa oppure ancora perché piacciono e basta. Nella sfilza di marchi presenti nei grandi contenitori e celle frigorifere dei supermercati, districarsi nella scelta a volte può essere veramente difficile. E’ anche per questo che la maggior parte delle volte ci si dirige verso prodotti conosciuti, la cui qualità è, almeno per una questione ‘storica’ ineccepibile.
L’azienda Buitoni che oggi fa parte del colosso Nestlé rientra tra quelle comunemente accreditate per la bontà di ciò che distribuisce. Una questione che rientra anche nella questione più ampia dei controlli sugli stabilimenti, sulla lavorazione che si presuppone essere normale routine per mantenere alti gli standard di cui si fregia. Per questo la situazione che si è verificata appare ancora più assurda: quello che hanno trovato gli ispettori sanitari non si può veramente immaginare. In poche ore le foto trapelate hanno fatto il giro del web facendo inorridire i consumatori.
La prefettura locale ha dichiarato di aver rilevato “numerose e gravi anomalie in termini di pulizia e manutenzione generale dei locali e delle attrezzature presso due linee di produzione della fabbrica”. Coinvolta la lavorazione dei prodotti a base di pasta cruda e di pasta cotta in due distinte ispezioni igieniche del 22 e 29 marzo scorsi. Nell’occhio del ciclone sono finite però nello specifico le pizze surgelate, a seguito del cui consumo si sono verificati dei veri e propri focolai di infezione batterica. Una evenienza fuori dal normale che ha indotto le autorità ad indagare.
Il comunicato dell’azienda chiarisce tutto, ma la situazione resta gravissima
Quando si è verificata una improvvisa ed insolita concomitanza di numerosi casi di sindrome emolitica ed uremica da contagio di Escherichia Coli nella fascia di età tra gli uno ed i diciotto anni, è scoppiato il caso. Il denominatore comune dei tantissimi ricoveri era stato il consumo delle pizze surgelate della Buitoni, a marchio ‘Fraich’Up’. Circostanza che ha imposto un controllo presso lo stabilimento di Caudry situato nella regione dell’Alta Francia.
L’ispezione ha evidenziato una situazione drammatica dal punto di vista igienico, addirittura la presenza di ratti e vermi nella farina, oltre a materiale deperito. Ravvisando anche ovviamente la presenza di una contaminazione da Escherichia Coli a livelli non conformi. Una eventuale intossicazione in seguito all’ingestione di prodotti contaminati da Escherichia Coli, comporta in genere nausea, vomito, diarrea, dolori addominali. In condizioni più gravi è necessario il ricorso ad un ricovero in ospedale, proprio come accaduto ai settantacinque casi verificati in Francia. Le pizze surgelate sarebbero anche responsabili della morte di due bambini, anche se il legame non è stato confermato.
Dopo il richiamo immediato delle pizze ‘Fraîch’Up’ motivato dalle autorità francesi, Nestlé Italia ha diramato una nota per rassicurare i consumatori. L’azienda “desidera precisare che il richiamo delle pizze surgelate non riguarda i prodotti a marchio Buitoni venduti in Italia” ha scritto sul sito ufficiale. “Le pizze a marchio Buitoni prodotte nello stabilimento di Benevento vendute nel nostro Paese non hanno alcuna attinenza con questo richiamo” specifica il gruppo, confermando pertanto che tutti i prodotti venduti in Italia sono sicuri e adatti al consumo.
Intanto la corrispondete francese fa sapere di aver raccolto 75 campioni sulla linea di produzione interessata ed in tutto lo stabilimento, risultati tutti negativi al batterio. Questo è quanto ha specificato il direttore generale della comunicazione nazionale Pierre-Alexandre Teulié. Tuttavia le autorità hanno rifiutato per ora di concedere l’autorizzazione alla riapertura dello stabilimento, fino a che non sarà messo tutto a norma.
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