In che modo scegliere l’acqua da bere alla quale affidarci. Su quale marca prediligere occorre prendere in considerazione precisi aspetti.
Scegliere l’acqua da bere, chi di noi non lo ha mai fatto? Ognuno ha una marca preferita, specialmente nel caso delle acque minerali. Quali sono le caratteristiche principali per fare quindi la scelta giusta?
Possono essere di grande aiuto in ciò le informazioni riportate sul retro dell’etichetta. Ciò che può indirizzarci nel migliore dei modi nello scegliere l’acqua da bere sono i seguenti parametri:
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Per valore pH si prende come riferimento il livello di acidità e di basicità dell’acqua. Il valore ideale è compreso tra 6,4 e 6,8. L’assunzione di almeno 2 litri di acqua al giorno con questo livello di pH rallenta il processo di alcalinizzazione naturale cui il corpo umano è soggetto con l’avanzare dell’età.
Il residuo fisso si misura in milligrammi per litro ed è indicativo della quantità di minerali inorganici che si trova per l’appunto ogni litro. Per la precisione è il residuo secco che resta dopo ciascun litro d’acqua evaporato a 180°. Il suo valore ideale deve risultare inferiore ai 30 mg/l.
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L’ossigeno contenuto nell’acqua va a confluire nel sangue che finisce nel fegato. La misura consigliata è di 7 mg/l, un fattore importante affinché questo organo fondamentale funzioni nel migliore dei modi.
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I nitrati devono essere bassi come contenuto e non dovrebbero superare i 5,0 mg/l. In caso contrario si rischia una intossicazione da nitrosamine. Poi è importante sapere l’ubicazione della sorgente, per capire se essa si trovi in montagna o meno. Più è d’alta quota e più è limpida.
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Con la data di scadenza si indica un periodo entro il quale il liquido è dotato delle sue proprietà fondamentali. Un lasso di tempo che di solito dura per 9 mesi e che dipende molto anche dal contenitore (meglio le bottiglie in vetro di quelle in plastica) e dalla necessità di tenere le confezioni in un luogo riparato dalla luce del sole.
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