È famoso ormai sul web come il caso ‘scontrino 81 euro’. Due hamburger, un caffè e due cappuccini più coperto sono costati tanto a dei turisti stranieri. Ma c’è dell’altro.
Ancora una volta arriva un caso molto controverso. Si parla dello scontrino da 81 euro in questo ore, con la famigerata prova d’acquisto presentata a quattro turisti stranieri la cui provenienza non è stata meglio precisata. Il tutto è successo nel corso di una gita in Vaticano lo scorso 9 maggio. Gita che fino a quel momento era stata piacevole. Poi però ecco che è accaduto l’ennesimo caso di visitatori provenienti dall’estero e sottoposti ad un tariffario che giudicare esoso sarebbe poco. I turisti in questione hanno consumato nello specifico due hamburger, un caffè americano doppio e due cappuccini. Pagandoli a peso d’oro. Ovviamente gli stranieri non l’hanno presa affatto bene e hanno subito denunciato la cosa sui social network, presentando l’immagine dello “scontrino 81 euro”. Su Google esce direttamente questa dicitura nel motore di ricerca, talmente ha fatto colpo questa vicenda. Che è diventata virale nel breve volgere di pochissimo tempo.
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Scontrino 81 euro, il locale si giustifica: “Sapevano quanto avrebbero speso”
Il locale in questione sorge a Roma, a due passi dal Vaticano. E questo caso è solo l’ultimo di una lunga lista nei quali chi viene anche dall’altra parte del mondo per visitare le bellezze d’Italia si ritrova ad essere letteralmente spennato. Tra l’altro sembra che sulla nota piattaforma Tripadvisor, che turisti e viaggiatori utilizzano per recensire le loro mete, il locale in questione sia subissato di critiche e di valutazioni negative per gli alti costi proposti anche a vivande più semplici. I malcapitati hanno sborsato 50 euro per i due hamburger, poi 8 euro per il caffè e 16 in totale per i due cappuccini. A ciò si aggiunge il servizio (7,40 euro). E pensare che con quella cifra si mangia alla grandissima a pranzo o a cena in diversi altri luoghi da nord a sud in Italia. ‘Il Messaggero’ ha contattato telefonicamente il locale, i cui gestori spiegano che al momento di pagare il conto, c’è stato un tentativo di chiarire la cosa. “Gli hamburger avevano quattro etti di carne di manzo danese, più patatine ed insalata. Ed i clienti hanno consultato il tutto dal menu, dove sono riportati chiaramente i prezzi. Loro sapevano cosa mangiavano e quanto pagavano”.
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