Il titolare emette uno scontrino choc che fa il giro del web: è accaduto in una delle pizzerie più note ed apprezzate di Napoli, una delle storiche del quartiere Vomero. I dettagli dell’accaduto fanno discutere e dividono il web.
L’aumento dei costi pesa indiscutibilmente sulle famiglie italiane, da quelle monoreddito a quelle che invece riescono a sopperire con uno stipendio in più, ma in ogni caso oggi tutti fanno fatica a tenere testa alla situazione.
Quello che è accaduto in una delle storiche pizzerie napoletane è emblematico del disagio che tutti stiamo vivendo.
Addebito sul prezzo non dovuto? Ecco la denuncia del titolare della famosa pizzeria
Certamente questa iniziativa fa discutere ed infatti lo scontrino ha fatto realmente il giro del web diventando virale in poche ore. A differenza delle polemiche scaturite negli ultimi tempi, in merito alle cifre spropositate richieste per un caffè o un cappuccino, qui la situazione è senza dubbio ben diversa. Si tratta infatti di una vera e propria denuncia che si aggiunge a quelle già pervenute nei giorni scorsi e che sono sintomo di un malessere generale incombente.
Il protagonista della vicenda è il signor Salvatore Antonio Grasso, titolare della pizzeria Gorizia situata in via Bernini, nel cuore del Vomero uno dei più belli di Napoli. Una storia familiare che va avanti da generazioni e che vanta una clientela ampia ed affezionata, nonché la visita di tanti turisti che salgono sulla collina dal centro per assaggiare le sue bontà. Anche Grasso, come tanti altri esponenti del settore della ristorazione, sta subendo fortemente i rincari conseguenti agli aumenti del costo della luce e del gas ed ha voluto renderne partecipi i clienti. Emettendo uno scontrino che ha fatto discutere, diventando virale in poche ore sul web.
Lo scontrino che fa discutere finisce sul web: subito centinaia di commenti
La ricevuta non fiscale emessa dal titolare della Pizzeria Gorizia ha fatto esplodere i commenti social, dividendo gli utenti tra chi ammette un gesto simile e chi invece critica aspramente l’iniziativa. Secondo quanto riportato sullo scontrino infatti, al costo base della pizza il titolare ha aggiunto tre voci senza dubbio inconsuete. Il fitto, il contributo gas e quello per l’energia con un sovrapprezzo di tre euro e venti centesimi rispetto al prezzo originale. Un segnale forte che va ad aggiungersi alla disperazione di Francesco Franzese, l’industriale titolare dell’azienda conserviera ‘La Fiammante’ che ha visto la sua bolletta dell’energia schizzare da centoventimila euro ad un milione.
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Insomma Grasso non è il primo, ma non sarà neppure l’ultimo a mettere sulla piazza la propria difficoltà nel sostenere gli aumenti degli ultimi tempi. Intanto gli utenti sul web si dividono. Una parte di essi contesta quella che viene definita a tutti gli effetti una ‘lotta tra poveri’ dal momento che gli stessi rincari appaiono anche sulle bollette che arrivano a casa, pur se commisurate ai consumi. Dunque il titolare della pizzeria non dovrebbe ‘prendersela’ con i clienti, anch’essi sopraffatti dalla grave situazione che sta mettendo in ginocchio tutti i settori dell’economia. Dall’altro c’è chi in fondo comprende e giustifica il gesto disperato di Grasso, condividendone la paura di dover improvvisamente fare i conti con una situazione ingestibile.
La verità dietro lo scontrino nelle parole di Grasso: “Siamo stati costretti”
I clienti della pizzeria Gorizia però possono tirare un sospiro di sollievo. Come anticipato infatti quello emesso è uno scontrino non fiscale, una pura provocazione per far capire cosa sta accadendo anche dietro le quinte del settore commerciale. “La mia è una provocazione. Anche perché se inserissi quei costi nello scontrino fiscale dovrei pure pagarci l’Iva. Però evidenzia quanto incida il caro energia sui nostri costi e del perché siamo stati costretti ad aumentare i prezzi” spiega Grasso. Aggiungendo anche la sua bolletta per l’energia per chiarire meglio la situazione.
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“In questo periodo è amentato tutto, anche la farina, ma noi stiamo cercando di mantenere comunque i prezzi contenuti. I costi dell’energia, ad esempio, per noi sono aumentati del 300%. I prezzi delle mie pizze, invece, sono cresciuti del 12%. Con la provocazione dello scontrino ho cercato di far capire ai nostri clienti cosa sta davvero succedendo” ha concluso. Senza dubbio si tratta di una situazione generale veramente difficile, alla quale bisogna subito rimediare in qualche modo. Diversamente potrebbe diventare un ostacolo insormontabile, un circolo irreversibile che potrà generare solo ulteriori chiusure ed un pericoloso impoverimento della società.
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