Scontrino della discordia sui social, un vero e proprio shock che anima un caos mediatico. Il contro che è stato servito è assurdo e dal popolo del web definito imponibile.
Non è la prima volta che uno scontrino viene pubblicato sui social e che crea così tanto scalpore per le cifre che il cliente è costretto a pagare per il servizio richiesto.
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Recentemente, infatti, a fare discutere era stato lo scontrino di circa 25 euro che è stato propinato a de turisti nel cuore di Roma, i quali hanno poi voluto raccontare la loro esperienza sui social network. Una polemica di ampio respiro incentrata sul modo in cui spesso i turisti vengono presi di mira.
Quello che è successo recentemente, però, porta con sé un retroscena differente ma lo scontrino fornito dopo il servizio è stato oggetto di polemiche non indifferenti.
Ebbene sì, nel mirino dell’attenzione dei media in queste ore troviamo una storia che sta facendo davvero il giro dei media e che vede come oggetto del contendere proprio uno scontrino.
Il pagamento in questione è arrivato in un famoso locale di Trieste, dato che nella città è stato da poco inaugurato una sezione del Caffè Sacher che ha scelto il Friuli Venezia Giulia per aprire il primo punto di ristoro fuori dall’Austria. Un successo per la regione italiana, motivo di lustro ma allo stesso tempo pretesto di polemiche e commenti negati che riconducono agli scontrini e al listino prezzi.
Infatti, secondo quanto si evince da Libero Quotidiano una fetta di torta Sacher costi circa 8,90 euro, mentre un caffè viene venduto a 3,50 e un latte macchiato a 5,50. Costi ritenuti esagerati, ma a lasciare senza parole è stato lo scontrino che proprio il quotidiano sopracitato ha pubblicato.
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La pubblicazione dei commenti negativi relativi agli scontrini che sono stati emessi dal Caffè Sacher ha suscitato anche l’interesse del primo cittadino di Trieste Dipiazza.
In particolar modo, il sindaco della città ha commentato quanto avvenuto attraverso una lettera aperta ripresa da libero quotidiano dove è possibile leggere le seguenti parole: “Vorresti un Ferrari? Ma non te lo puoi permettere, e allora se passa sei lì a guardarlo. E un grande orgoglio che sia stata scelta di Este per aprire Caffè Sacher e nessuno pensa alla cifra enorme che è stata investita per aprire il locale“. Successivamente, Dipiazza ha così concluso il messaggio ripreso dal quotidiano: “Sono orgoglioso anche dell’amicizia con il proprietario. Volevo offrirmi una fetta ma io ho voluto pagarla. Vai a cena nel ristoranti e ti chiedono cifre mai viste, davvero non riesco a capire questa polemica“.
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