Emerge una scoperta che non fa per niente piacere e che riguarda molti vini consumati ogni giorno da milioni di persone, c’entrano delle sostanze inquinanti nocive.

Sostanze inquinanti nei vini che finiscono sulle tavole di tutti noi, la scoperta è veramente brutta ed a quanto pare è di ampissima diffusione. Uno studio compiuto negli ultimi giorni avverte i consumatori della massiccia presenza di componenti tossiche e potenzialmente nocive per la salute dei consumatori. Su tutte spicca quella dei famigerati PFAS. Il termine “PFAS” si riferisce a un insieme di sostanze chimiche che si distinguono per la loro incredibile persistenza nell’ambiente.

Bottiglie vino
Scoperti livelli paurosi di sostanze inquinanti nei vini che beviamo tutti i giorni – ricettasprint.it

Conosciuti anche come “inquinanti eterni”, questi composti sono stati oggetto di crescente preoccupazione a causa della loro lunga durata e dei potenziali effetti nocivi sulla salute umana. La loro capacità di resistere alla degradazione naturale li ha resi un problema globale, poiché si accumulano in acqua, suolo, piante e animali, compresi gli esseri umani.

PFAS nel vino, è un pericolo da non sottovalutare

Ma ora è emerso un nuovo e inquietante dato: tracce significative di PFAS sono state trovate anche nel vino prodotto in Europa. Una indagine condotta da Pan Europe, un network di attivisti e ricercatori dedicato alla lotta ai pesticidi e agli inquinanti, ha analizzato 49 bottiglie di vino provenienti da dieci paesi diversi. Di queste, 39 erano bottiglie recenti, mentre 10 risalivano a prima del 1988, un’epoca antecedente all’incremento significativo dell’uso di certi composti chimici.

I risultati sono stati allarmanti: tutti i campioni più recenti presentavano tracce di acido trifluoroacetico (TFA), un sottoprodotto persistente dei PFAS. La presenza di questa sostanza, che si accumula facilmente nelle piante e negli organismi viventi, indica un livello di contaminazione molto più diffuso di quanto si potesse immaginare. I numeri sono chiari ed inquietanti: in alcuni casi, le concentrazioni di TFA superano di ben 100 volte i livelli considerati sicuri nell’acqua potabile, anche se questa stessa acqua non è esente da problemi di inquinamento.

Calice di vino
PFAS nel vino, è un pericolo da non sottovalutare – ricettasprint.it

La mediana delle concentrazioni si attesta intorno ai 110 microgrammi per litro, con picchi che raggiungono i 320 microgrammi in alcune delle ultime annate di produzione – un valore che supera di oltre tremila volte il limite imposto dall’Unione Europea per i residui di pesticidi nelle acque sotterranee. Questi dati devono far riflettere: si tratta di livelli di contaminazione che non possono essere trascurati.

È un problema che riguarda tutti i vini del mondo

A parlare è Helmut Burtscher-Schaden, rappresentante dell’ONG austriaca Global 2000, che ha diretto la ricerca. Egli sottolinea come questa presenza massiccia di TFA nelle piante e nel vino rappresenti un campanello d’allarme: “Non possiamo ignorare questa situazione. La quantità di TFA che potenzialmente ingeriamo attraverso il cibo e le bevande cresce in modo allarmante, e ciò potrebbe avere conseguenze serie sulla nostra salute”. Lo studio ha preso in esame sia vini prodotti con metodi convenzionali sia biologici.

Entrambi, in modo più o meno evidente, hanno mostrato tracce di contaminazione, anche se i vini biologici tendono ad avere valori leggermente più bassi. Secondo gli esperti, il problema non si limita a un’area geografica o a un tipo di produzione: è di portata globale. Come evidenziato da Michael Müller, professore di chimica farmaceutica e medicinale presso l’Università di Friburgo, il problema si è acuito soprattutto a partire dal 2010, con un’accelerazione significativa dopo il 2010.

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I PFAS sono estremamente nocivi

La causa di questa crescita sarebbe legata, almeno in parte, ai cambiamenti nelle politiche ambientali e alle nuove normative internazionali. Infatti, il Protocollo di Montreal, firmato per proteggere lo strato di ozono, ha portato a una riduzione di alcune sostanze dannose. Ma ha anche causato un incremento nell’uso di gas fluorurati e pesticidi contenenti PFAS, composti che si sono rivelati alla fine delle catene di produzione come TFA.

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L’analisi mette in relazione l’aumento dell’inquinamento da PFAS con l’intensificarsi dell’uso di queste sostanze nel settore agricolo e industriale. Salomé Roynel di Pan Europe sottolinea come questa correlazione sia evidente e preoccupante. “L’incremento dell’inquinamento da TFA nei vini coincide con l’aumento dell’uso di gas fluorurati e pesticidi PFAS.

Vino in bottiglie
I PFAS sono estremamente nocivi – ricettasprint.it

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Si tratta di un problema che riguarda l’intero pianeta. E che richiede interventi urgenti e precauzionali”. Recenti studi sugli effetti di queste sostanze sulla salute umana hanno evidenziato rischi anche gravi, in particolare sulla riproduzione e lo sviluppo fetale, con effetti tossici osservati su modelli animali come i conigli.